Non è bastato il tentativo di ricostruire la spiaggia (che non c’è) a stagione inoltrata. A S. Alessio Siculo sono crollate le presenze turistiche. Secondo i dati forniti dall'Agenzia Booking e resi noti da un operatore del settore oltre che candidato sindaco alle ultime amministrative, Franco Santoro, al 31 luglio, rispetto agli anni 2013 e 2014 “si è registrato un calo netto del 50%. Tutto questo – chiosa Santoro – significa 50% di presenze in meno, 50% di turisti che girano in paese per bar , ristoranti e negozi, 50% in meno di occupazione stagionale”. Santoro parla anche delle difficoltà che attanagliano residenti e operatori commerciali. “In compenso – fa notare – a S. Alessio abbiamo il 40% di tasse in piu , abbiamo il mini ripascimento della spiaggia e continuiamo a pagare le indennità di carica agli amministratori. A S.Alessio Siculo – incalza – per salvare questa stagione turistica e quelle che verranno ci vuole una cosa semplicissima: le dimissioni dell’Amministrazione e dei consiglieri ad essa collegata. Il tempo è scaduto”.
Il via libera della Regione a prelevare la sabbia dal torrente Agrò per ripascere l’arenile, dopo le analisi previste dalla normativa vigente, era giunto nelle scorse settimane. “L’intervento – spiegò il sindaco, Rosanna Fichera – consentirà di ricostruire piccole parti di spiaggia, anche se abbiamo ben presente che non risolverà i gravi problemi che affliggono il nostro arenile. In questo modo, però, daremo la possibilità a cittadini ed ai turisti di avere a disposizione alcuni tratti dove poter fruire del nostro mare”. Il decreto regionale ha autorizzato il Comune al prelievo di un volume non superiore a 5mila metri cubi di materiale alluvionale, che dopo un trattamento di pulitura e riprofilatura viene distribuito sull'arenile nel tratto compreso tra via Salice, via Trento e via Domenico Costa. La sabbia prelevata dall’Agrò è servita anche a realizzare le rampe per la discesa in spiaggia. La situazione è delicata. Se non si interviene celermente e, soprattutto, per cercare di risolvere il problema in via definitiva, il futuro turistico della cittadina del Capo appare davvero compromesso.
Carmelo Caspanello