Uno strumento di programmazione strategica integrativa per la pianificazione e la gestione dei territori fluviali, in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze idrogeologiche, e di inquinamento e paesaggistiche. E’ la sintesi del “Contratto di Fiume” oggetto di un protocollo d’intesa già firmato da otto Comuni jonici (Antillo, Casalvecchio, Forza d’Agrò, Pagliara, Roccalumera, S. Alessio, S. Teresa e Furci, che è l’ente capofila), ai quali presto se ne dovrebbero aggiungere altri quattro (Mandanici, Limina, Roccafiorita e Savoca), che hanno comunque annunciato la propria disponibilità ad aderire all’iniziativa.
L’intesa è stata siglata nell’aula consiliare del Comune di Furci Siculo. A fare gli onori di casa sono stati il sindaco, Sebastiano Foti e l’assessore alla Protezione civile Alessandro Niosi. Entro il 20 gennaio sarà costituita una segreteria tecnica che avrà il compito di supportare gli enti firmatari nella fase di avvio del processo di sviluppo che riguarda i bacini idrografici dei torrenti Agrò, Savoca e Pagliara.
“Quello che stiamo avviando – ha sottolineato il sindaco di Furci, Sebastiano Foti – non è un processo né immediato né facile, ma abbiamo il dovere di iniziare a costruire una nuova concezione della programmazione e gestione dei fondi regionali, nazionali ed europei utilizzando validi e riconosciuti strumenti amministrativi quali il Contratto di Fiume”.