Sono state rimosse le lastre di amianto a cielo aperto che da mesi giacevano in un terreno di proprietà del Comune, all’ingresso nord di Furci Siculo. La situazione di pericolo era stata segnalata da diversi cittadini residenti in un condominio di recente sottoposto a ristrutturazione, adiacente l’area in cui sono state rinvenute le due lamine in eternit. Ieri mattina è intervenuta una impresa specializzata, di Castel di Lucio, che ha rimosso le lastre in amianto. Alle operazioni era presente anche il geometra Domenico Gennaro, dell’ufficio tecnico comunale. Le lastre con molta probabilità giacevano da parecchio sul terreno in mezzo all’erba e solo l’opera di pulizia le ha fatte riemergere. I cittadini avevano chiesto un intervento in tempi celeri per la rimozione del materiale nocivo, che però tardava ad arrivare. Sotto accusa erano finiti gli assessori all’Ambiente, Rosaria Ucchino e all’Igiene e Sanità, Concetto Ralli. Quest’ultimo aveva evidenziato che in realtà era stata depositata una dettagliata segnalazione in seguito ad un sopralluogo. Non è la prima volta che viene rinvenuto amianto nel centro abitato, abbandonato nei pressi dei cassonetti o in terreni incolti. In passato il Comune ha già eseguito altri interventi ed i costi sono notevoli.
L’assessore all’Ambiente, Rosaria Ucchino, ha intanto annunciato una serie di incontri con studenti e famiglie “per sensibilizzare la cittadinanza sulle conseguenze nocive dell’abbandono dell’amianto. Un materiale – sottolinea l’amministratrice – che deve essere trattato da personale qualificato”. Ucchino ha tenuto inoltre a precisare dal canto suo che “il Comune ha provveduto allo smaltimento di tutto l’amianto che era presente in strutture pubbliche. Nel caso specifico, si trattava di eternit depositato da privati cittadini su un terreno di proprietà comunale – conclude l’assessore – con scarso senso civico o poca informazione sulle gravi conseguenze del gesto compiuto”. La bonifica dall’amianto sul territorio di Furci Siculo passa dal monitoraggio e dalla trasmissione degli atti all’Arpa. Il Comune ha avviato le procedure per il censimento della presenza di eternit lo scorso settembre. Entro 36 mesi da quella data si dovrà giungere “alla totale rimozione”. Il problema è molto sentito. A Furci i cittadini hanno protestato spesso per la presenza di eternit nei pressi di cassonetti o lungo il greto dei torrenti. Con tutti i danni che ciò comporta alla salute dei cittadini”.
Carmelo Caspanello