Giardini Naxos. Minoranza “sul piede di guerra” su Pietrenere. Villari: “Stiamo già intervenendo”

La situazione rimane di una gravità assoluta. Quasi drammatica, ma con l’Amministrazione comunale di Giardini Naxos che sta intervenendo con azioni di disinfestazione e ripulitura delle aree invase da rifiuti e quant’altro. E con il gruppo d’opposizione in Consiglio comunale, “Giardini Naxos Bene Comune”, che, tramite la consigliera Maria Arcidiacono, ha presentato ieri mattina un’interrogazione per comprendere in che modo il sindaco Nello Lo Turco e l’assessore al ramo, Carmelo Giardina, vorrà risolvere in tempi relativamente brevi lo stato di degrado ed incuria in cui versano alcune zone periferiche del paese. Non è una novità, ma ormai una consuetudine la situazione in cui persiste da diverso tempo soprattutto la contrada Pietrenere, su cui, a seguito di diverse segnalazioni di cittadini residenti, la minoranza consiliare sta ponendo attenzione negli ultimi tempi, visto che sono sotto gli occhi di tutti i materiali ingombranti presenti su tutti i lati della carreggiata, che collega il centro di Giardini proprio con il rione.

Nelle immediate vicinanze del depuratore consortile, divani, cassonetti maleodoranti, erbacce e spazzatura dovunque fanno da cornice ad un paesaggio indecoroso su cui proprio la Arcidiacono ha chiesto di essere informata al più presto. Il documento, a firma del capogruppo Alessandro Costantino e dei consiglieri Valentina Sofia, Mario Sapia, Angelo Cundari e appunto Arcidiacono, è stato già protocollato e sarà messo al vaglio dell’Esecutivo, che proprio nel pomeriggio di giovedì ha fatto sapere che “la situazione rimane sul tavolo di Palazzo dei Naxioti e verrà approfondita nei prossimi giorni con dovizia di particolari”. Intanto, però, la mini discarica rimane lì dov’è, con risvolti che però non dovrebbero arrecare ulteriore danno, visto che l’assessore al ramo, Carmelo Villari ha già predisposto, nelle scorse ore, interventi imminenti per liberare i residenti da problemi di natura igienico-sanitaria.

Enrico Scandurra