Il Comune di Pace del Mela non si unirà al ricorso al TAR presentato da San Pier Niceto contro l’AIA – autorizzazione integrata ambientale – concessa dalla Regione Sicilia al progetto di Mare Pulito, azienda di smaltimento oli esausti e altri rifiuti speciali, che vorrebbe realizzare un impianto di stoccaggio idrocarburi. L’impegno dell’assessore pacese Lino Calderone non è bastato a far sì che la Giunta seguisse in giudizio il Comune limitrofo. Una scelta che ha scatenato le ire del consigliere di opposizione Angela Bianchetti, che ha definito il sindaco Giuseppe Sciotto “un ambientalista a convenienza”.
“Il 4 dicembre del 2015, il Consiglio Comunale di Pace del Mela ha votato all’unanimità una delibera da me proposta, nella quale si dichiarava la netta contrarietà alla realizzazione dell’impianto” – spiega Bianchetti – “e si impegnava il Sindaco di Pace del Mela a valutare possibili iniziative da intraprendere, anche a carattere giudiziario, contro l’eventuale provvedimento autorizzativo. Provvedimento che è arrivato poco dopo; ma che, secondo il parere di alcuni esperti, potrebbe essere viziato a livello procedurale. Il 23 dicembre scorso ho chiesto ufficialmente alla Giunta di dare mandato ad un legale per chiedere l’annullamento del decreto; ma, dopo mesi di tira e molla, il termine è scaduto senza che nulla fosse fatto”.
Insomma, per il consigliere sarebbe stata l’inerzia di parte dell’amministrazione a impedire di presentare il ricorso. “La mia iniziativa è stata condivisa non solo da altri colleghi, ma anche dall’assessore all’ambiente Lino Calderone, che con dedizione ha redatto la proposta di deliberazione e si è impegnato affinché anche il Comune di Pace del Mela bloccasse questo progetto” – insiste Bianchetti – “ma, dopo oltre due mesi di tira e molla, di rinvii di giunta, di integrazioni alla proposta di delibera, di scuse e scusanti, il Sindaco e parte della Giunta Municipale non hanno conferito nessun incarico legale. Nel frattempo, i tempi sono quasi scaduti, e non ci sarà mai più la possibilità di impugnare il provvedimento autorizzativo. Una bella commedia teatrale, con protagoniste tante maschere e pochissimi volti”.
La citazione pirandelliana si riferisce chiaramente al sindaco Sciotto, accusato di inerzia quando si tratta di passare dalle parole ai fatti concreti: “Sciotto deve avere il coraggio di spiegare a tutti i cittadini perché si è rifiutato di bloccare l’autorizzazione a questo impianto, essendo nelle possibilità di farlo” – continua la consigliera – “non abbiamo bisogno di prime donne o di uomini a cui piace stare sul piedistallo; contano i fatti. Siamo stanchi di avere amministratori comunali che nei giornali o nelle piazze si definiscono a difesa del popolo, ma una volta nel palazzo non fanno nulla di concreto per difendere l’intera collettività”.
La vicenda finirà adesso in Consiglio Comunale: “Mi dispiace realmente per l’assessore Calderone, che ha lavorato per preparare la proposta di delibera correlata dai pareri di regolarità tecnica ed economica, ed era molto dispiaciuto quando mi ha comunicato di non aver raggiunto l’obiettivo” – conclude Bianchetti – “chiederò al Presidente del Consiglio Comunale di inserire all’ordine del giorno l’argomento. Il consiglio Comunale deve prendere posizione sull’indefinibile atteggiamento del sindaco e di una parte della giunta municipale”.
Sulla questione si è espressa anche l’associazione ADASC, con il suo presidente Peppe Maimone: “Il comportamento ambiguo sul tema ambientale della Giunta Municipale di Pace del Mela ci lascia esterrefatti. Da un lato il Sindaco Pippo Sciotto e la sua squadra di governo si dichiarano nettamente a tutela della salute pubblica, bene garantito dalla costituzione della Repubblica Italiana, ma nella realtà percorrono una strada amministrativa in senso opposto. Sciotto è consapevole che l’eventuale realizzazione dell’impianto potrebbe creare impatti negativi al territorio pacese? Come si giustificherà con i cittadini dell’ennesima marcia indietro su una questione sentita dalla popolazione?Gli amministratori comunali si giudicano dai fatti e non dalle parole o dalle dichiarazioni durante manifestazioni pubbliche. E dispiace constatare che in questa occasione, ma anche durante la battaglia conto la realizzazione dell’elettrodotto Terna, il Sindaco Pippo Sciotto non è stato a fianco delle Associazioni e dei cittadini con fatti e atti concreti”.
Maimone sottolinea gli indizi che fanno pensare a una precisa scelta politica: “Dispiace notare come l’assessore Calderone, convinto sostenitore del ricorso, sia stato isolato nella battaglia. Lo stesso assessore, che ha redatto la proposta di deliberazione da sottoporre alla Giunta Municipale, nella giornata di mercoledì ci aveva ancora una volta rassicurato l’approvazione. Un dato è certo: non possiamo più avere fiducia di amministratori comunali incoerenti, e continueremo nella nostra battaglia con il sostegno delle amministrazioni comunali che negli anni hanno dimostrato di essere al fianco dei cittadini con atti amministrativi concreti”.