Ecco la seconda parte dello studio sul rallentamento della Corrente del Golfo con i risultati e le risposte più importanti.
Quali saranno le conseguenze di tutto ciò?
Qui la questione inizia a farsi davvero interessante poichè da un discorso teorico si passa ad una questione pratica, importante e fondamentale per la vita degli Europei.
Ancora bisogna analizzare ulteriori studi e ricerche in proposito, ma inesorabilmente la conseguenza logica del blocco della Corrente del Golfo sarebbe un tremendo raffreddamento nell’Europa settentrionale, che rischia nei prossimi decenni di avere un clima molto rigido, simile a quello che alle stesse latitudini caratterizza le stagioni nel Nord America!!
Ed in Italia? Non cambierà niente, almeno da noi?
Anche l’Italia fa parte dell’Europa e non solo anche in Italia il clima cambierà ancora, ma è corretto affermare che il clima è già cambiato o comunque sta cambiando, questo lo possiamo constatare nella vita di tutti i giorni osservando le configurazioni bariche nella nostra penisola. Negli ultimi anni al Nord sono diminuiti i giorni di pioggia, anche se gli apporti precipitativi sono rimasti pressocchè identici a causa di meno fenomeni ma di una maggiore violenza di questi.
Ci sono meno temporali che sono però più violenti, con grandinate, forti venti e fenomeni vorticosi, dannosi per l’agricoltura.
Anche le regioni Tirreniche del centro hanno visto un calo delle giornate di pioggia, specie Toscana ed alcune zone del Lazio, ma anche qui sono aumentati i fenomeni violenti con grandinate, trombe d’aria e trombe marine.
Sul versante Adriatico invece nevica di più, con precipitazioni abbondanti e molto freddo. L’Inverno 2004/2005 per le Marche e per alcune zone di Umbria ed Abruzzo è stato l’Inverno più nevoso degli ultimi 100 anni ed anche questo è indicativo, così come al Sud invece le piogge aumentano e piove di più sia negli apporti pluviometrici che nei giorni di pioggia, soprattutto in Campania, Sicilia e Calabria, ma anche in Puglia.
I cambiamenti, però, sono solo appena iniziati…con il passare degli anni, senza il motore mite della corrente del golfo, l’Europa nord/occidentale si dovrebbe raffreddare in modo netto e deciso, non è escluso che si possano ghiacciare alcune superfici marine che in Canada sono congelate per tutto l’anno ( ad esempio, il mare del Nord o il mar di Novergia, alle stesse latitudini della baia di Hudson) e quindi le correnti che in Italia arriverebbero da quella direzione sarebbero molto più fredde.
Spesso si sente parlare di aria fredda polare marittima che irrompe in Italia dalla Valle del Rodano.
Si tratta di aria fredda polare, che però, scorre sopra al Nord Atlantico, caldo ed umido, e per questo si riscalda nei bassi strati e poi, una volta arrivata nel Mediterraneo irrompendo dalla valle del Rodano, è molto fredda alle alte quote ma più mite ai bassi strati, e per questo è foriera di sorprese durante i fenomeni nelle nostre località.
La corrente fredda polare marittima diventerebbe corrente fredda polare di Icewire, cioè di pattinaggio sul ghiaccio, poichè arriverebbe nel Mediterraneo dopo aver -accarezzato- superfici molto più fredde ( anche 12-13 gradi in meno ) rispetto ai valori odierni.
Insomma, in linea di massima, si va verso un clima sempre più -Americanizzato- con la possibilità di tempi più freddi e di fenomeni piovosi molto violenti ( sono sempre più frequenti i tornado nelle Pianura d’Europa centrale, ed in Pianura Padana) con meno unmidità nel nostro continente, quindi meno nebbia in Inghilterra ed in Pianura Padana e con meno giornate di pioggia.
Più a Sud invece si avrà un aumento delle precipitazioni a causa di maggior contrasti termici che si sposteranno più in basso ( in questo caso intorno al Mediterraneo, compreso il Sud Italia) a causa del maggior freddo alle alte latitudini.
Quindi quanto abbiamo potuto vedere mesi fa nel film -The Day After Tomorrow- è verosimile?
Assolutamente no. Il film, dagli effetti speciali eccezionali, ha presentato la situazione come davvero è nei fatti, ma per un’ovvia spettacolarizzazione cinematografica, ci sono state delle esagerazioni.
La corrente del golfo sta diminuendo la propria influenza in Europa da anni, e solo pian piano ce ne stiamo accorgendo un pò tutti, per avere più freddo dovranno passare molte stagioni ancora perchè la corrente del golfo diminuisca ancora nell’intensità e nell’influenza in Europa ed è un processo che si realizzerà completamente solo nei prossimi decenni, nel corso del 21° secolo, e non in pochi anni o addirittura in pochi mesi!
Dopotutto, c’è comunque da preoccuparsi. I risvolti economici sarebbero tremendi per l’Europa, i cittadini dovranno cambiare modo di vivere e di fare, le tradizioni rimarranno solo un ricordo di paesi come i paesi Scandinavi che basano la loro economia sul commercio del pesce, così come l’Islanda, o anche i fenomeni sempre più violenti nel Nord Italia, in Francia, Baviera, Germania e Paesi Bassi metteranno a dura prova le colture che forniscono si beni primari la popolazione del continente intero, e non solo.
Dovremmo intensificare ancora di più la ricerca di cibo e di materie prime in paesi Africani ed Asiatici con costi esorbitanti e con un aumento della povertà che potrebbe essere signifiativo, ma comunque si parla di lunga scadenza e quindi pian piano ci si potrebbe anche adattare alle nuove condizioni climatiche, che, nel Nord America, non impediscono lo sviluppo e l’industria di due paesi a livello mondiale sempre ai primi posti ( Canada e Stati Uniti d’America).
Non è quindi vero quanto si sente in televisione?? Non si capisce più nulla…parlano di grande caldo, di grande freddo…!!!
I mass-media esagerano sempre. Prima il -grande caldo-, adesso il -grande freddo-.
Tutto ciò serve solo a confondere e deviare i ragionamenti delle persone lasciando nascosto, spesso, il vero motivo delle cose, il motivo scientifico e reale. Sono processi lenti e graduali, senza gli studi, i satelliti e tanti altri strumenti moderni, non ce ne accorgeremmo neanche, almeno nell’arco di pochi decenni, ma solo da vecchietti potremmo dire ai nostri nipoti: -ricordo il clima di 80 anni fa, quando…-.
Voglio adesso proporre un’ultima considerazione personale mai sentita in televisione o alla radio, nè letta su Internet o nei giornali.
C’è da riflettere su tutto quello che sta succedendo, poichè è proprio il Global Warming a causare il blocco della corrente del golfo tramite lo scioglimento dei ghiacci dell’Artico e l’immissione di acqua fredda nell’Atlantico e della conseguente fatto che il sale viene diluito e non alimenta il motore della corrente mitigatrice per l’Europa.
E se il riscaldamento mondiale, il Global Warming, venisse meno??
Se si invertisse la tendenza dell’aumento della temperatura mondiale, ed i ghiacci polari non si sciogliessero più??
In quel caso, la corrente del Golfo riprenderebbe vigore e continuerebbe a riscaldare il clima Europeo lasciando le caratteristiche che hanno contraddistinto il ‘900, dal punto di vista climatologico.
Ma è posibile che il Global Warming si arresti?
Certamente sì. Per rispondere a questa domanda dobbiamo andare all’orogine del problema ed analizzare i due filoni di pensiero sul riscaldamento globale, le due tesi che cercano di spigare il perchè di questo riscaldamento negli ultimi due secoli e mezzo.
Una prima tesi afferma che le temperature si stanno riscaldando poichè usciamo da una piccola era glaciale che ha raffereddato mari e terre del globo tra 1.400 e 1.800 e che è quindi adesso un normale processo naturale, un riassestamento dei valori pecedenti ( nel medioevo, tra 1.000 e 1.200, in Inghilterra si raccoglievano le olive, come testimoniano alcuni documenti storici). Insomma, il Global Warming è un processo del tutto naturale che fa parte dei corsi e percorsi della natura.
Quindi è possibile che da un momento all’altro, senza una spiegazione plausibile o con spiegazioni di altri tipo ( cosmologico, astronomico, solare) si inverta questo processo e che si ritorni gradualmente ad un raffreddamento a livello mondiale, ma si parla comunque sempre di tempi molto lunghi, qui addirittura di secoli.
Il secondo filone attribuisce la causa del Global Warming all’opera dell’uomo, alle rivoluzioni Industriali e quindi all’emissione di Co2 nell’atmosfera, che causerebbe un surriscaldamento globale causato dall’uomo.
Fosse vera questa interpretazione, sarebbe più difficoltoso avere un possibile cambio di rotta, ma con un iniziale, parziale, blocco della corrente del Golfo, in Europa molti processi insustriali si fermerebbero a causa del freddo giunto in un continente tra i più insutrializzati del mondo, e questo senza dubbio diminuirebbe l’emissione di Co2 nell’atmosfera e pian piano, con un eventuale calo termico, i ghiacci dell’Artico non andrebbero a diventare acqua dell’Atlantico.
La drammatica prospettiva di, a lungo raggio, un cambiamento netto nel clima Europeo non è così remota e potrebbe iniziare a far preoccupare, ma chiamare la -corrente fredda polare marittima- in modo diverso e quindi: -corrente fredda polare di Icewire- già adesso è alquanto stuzzicante ed emozionante per me come per, credo, gli scienziati e gli esperti di climatologia e meteorologia che avrebbero a che fare con un nuovo tipo di assetto climatico per un continente intero!