Dieci anni. Sono passati dieci anni esatti da quella tragica alba 10 settembre 2000, quando a Soverato morirono 13 ragazzi, tutti o disabili o volontari Unitalsi di un campo vacanze nel Catanzarese Jonico, trascinati via dalla furia delle acque. Quella drammatica alluvione fu provocata da un evento meteorologico particolarmente violento: a Soverato caddero 70mm di pioggia ma i danni devastanti furono provocati dalla piena del torrente Beltrame, esondato a causa di piogge torrenziali sulle Serre. aAChiaravalle Centrale, vicino al luogo dove ebbe inizio la piena, già l’8 settembre 2000 erano caduti
133mm di pioggia. Il giorno dopo, il 9 settembre, ne caddero 178mm e infine il -botto- del 10 settembre fu di altri 250mm, per un totale di 561mm in tre giorni.
Quello di Soverato è stato solo uno dei tantissimi disastri che negli ultimi decenni hanno colpito la Calabria: 4 anni prima s’era verificata l’alluvione di Crotone. Era il 14 ottobre 1996 piogge consistenti causarono l’esondazione del fiume Esaro. Mezza città venne invasa dalle acque; colpiti i quartieri Trafinello, Tufolo, Farina e Fondo Gesù. Sei i morti.
Negli anni successivi possiamo ricordare Vibo Valentia, dove il 3 luglio del 2006 violentissime piogge determinarono numerosissimi smottamenti. Furono colpiti in particolare i quartieri Bivona e Marina e morirono tre persone. C’è anche Rogliano, un anno fa, e poi ancora Maierato e le centinaia di frane che hanno compromesso la viabilità negli ultimi inverni su praticamente tutte le strade della Calabria. Sono stati tutti eventi tragicamente calamitosi, prima dell’alluvione-lampo di venerdì scorso a Reggio Calabria dove, per fortuna, è andata molto meglio in termini di conseguenze sulla popolazione.
A Soverato, lungo gli argini del torrente Beltrame, ancora oggi sono presenti i segni della devastazione di quel drammatico 10 settembre 2000.
Il camping -Le Giare- fu spazzato via anche perchè era stato costruito nella zona di naturale esondazione del torrente Beltrame.
Fu una tragedia nazionale, tanto che l’allora capo dello stato Carlo Azeglio Ciampi partecipò ai funerali.
I diversi gradi di giudizio avviati sulla strage del camping hanno permesso di accertare le responsabilità di tre persone (il titolare del campeggio, il direttore della sezione di Catanzaro dell’Ufficio del territorio in servizio all’epoca dei fatti, e un funzionario della Regione) condannate per omicidio colposo.
Dieci anni sono tanti, ma quei momenti terribili sono ancora vivi nella memoria di ognuno di noi. Cos’è cambiato in Calabria dopo Soverato? Quella tragica alluvione è servita per capire che bisogna rispettare il territorio e vivere in armonia con il mondo della natura?
Vista la recente situazione di dissesto idrogeologico in tutta la Regione, evidentemente no. Anzi, probabilmente la situazione è ancora peggiorata a causa di speculazioni edilizie, abusivismo selvaggio e incuria nei confronti dell’ambiente.
Ma adesso non c’è più tempo: se si vogliono evitare altre -Soverato-, che potrebbero verificarsi da un momento all’altro in mille angoli della Calabria, bisogna intervenire con urgenza. Anche perchè quest’anno la stagione delle piogge è appena iniziata.
E, come sappiamo bene, sta già facendo sul serio.