L’Etna è nuovmente in eruzione, s’è aperta una bocca eruttiva nel cratere di sud/est e le fontane di lava nella notte hanno raggiunto i cento metri di altezza.
I primi segnali si sono avuti nel pomeriggio di venerdì 23 novembre, con un significativo aumento dell’ampiezza del tremore.
Ne è seguita una discreta attività stromboliana che s’è acuita in serata dopo le 20.00 e che è stata di notevole intensità in nottata.
Strano ma vero, anche l’anno scorso, esattamente il 24 novembre, l’Etna entrò in una fase di eruzione.
In queste ore invece le correnti sono esattamente contrarie, di scirocco, provengono da Sud e Sud/Est, quindi le nuvole di cenere stanno risalendo verso il Messinese e soprattutto su Messina.
La componente orientale del vento, appunto, scirocco, sta per ora salvando la normale attività negli aeroporti di Catania e Reggio Calabria: le due città infatti non sono interessate da pioggia di cenere perchè appunto il vento di sud e sud/est porta le nubi di cenere etnea verso nord e nord/ovest, verso Messina e il Messinese Tirreico.
A Messina infatti c’è stata nella notte e in mattinata, una pioggia di cenere che ha riepito i pluviometri (strumenti meteorologici per raccogliere la pioggia) di 1mm di cenere, sporcando di nero le automobili, le strade e i palazzi.
L’attività non è per adesso pericolosa, la zona è molto spesso interessata da fenomeni simili,e rientra nella normalità dell’Etna, un vulcano molto attivo.