Scoperto un tesoro archeologico nei fondali di Lipari

Lipari, anticamente -Meligunis-, è la più grande (circa 38 km²) e popolosa isola (oltre 10.000 abitanti) dell’arcipelago delle Eolie.

Per la mitologia classica le Isole Eolie erano la dimora di Eolo, Dio dei venti, che viveva proprio a Lipari dove aveva fatto costruire per sè un’immensa e fastosa reggia.

Nei giorni scorsi sono stati ritrovati proprio nei fondali del porto di Sottomonastero alcui preziosi reperti archeologici.

Le ricerche si intensificheranno la prossima settimana, e sono condotte dal professore Sebastiano Tusa, della Sopritendenza del Mare, che insieme ad alcuni sub ha proceduto a visionare nello specchio d’acqua tutta la zona sottomarina.

Durante i lavori di dragaggio dei fondali sono stati riportati alla luce del sole tre capitelli del periodo dorico.

Inoltre i sub hanno verificato che a nove metri di profondità c’è un muro!

Secondo gli esperti potrebbe anche trattarsi dell’entrata di un tempio, o addirittura della delimitazione dello stesso porto antico!

I -pezzi archeologici- sono stati ritrovati a due metri sotto la sabbia e sono stati messi a disposizione del museo archeologico di Lipari, diretto da Riccardo Gullo, che così continua ad -arricchirsi- di altri reperti di inestimabile valore.

Non è da escludere che dopo queste importanti scoperte vengano sospesi i lavori per la messa in sicurezza del porto di Sottomonastero, importante snodo infrastrutturale per il turismo delle isole Eolie, perchè proprio in questo porto è bene ricordarlo) oggi attraccano sia gli aliscafi di linea che i traghetti.