CSS sì, CSS no: è un dilemma da mesi in cerca una soluzione. Da una parte ci sono i lavoratori e i sindacati che vogliono risposte certe sul futuro del sito industriale, dall’altra parte c’è la popolazione dell’intera Valle del Mela e le associazioni ambientaliste che gridano a gran voce no al possibile inceneritore dei rifiuti.
Mentre ancora si attendono delle risposte dall’Edipower, l’Adasc, associazione per la difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini, interviene in merito alle dichiarazioni fatte dal Sindaco di San Filippo del Mela in III Commissione Ars sulla sua posizione nei confronti della riconversione Edipower.
Già qualche settimana fa il Sindaco del Comune di San Filippo del Mela Aliprandi e le Associazioni e Comitati dei Cittadini si erano incontrati per discutere del futuro dell’Edipower. Durante l’incontro Aliprandi, si era detto “pronto a combattere per San Filippo affinché non diventi la pattumiera della Sicilia”, ma non si era espresso in merito alla conversione della Centrale poiché in attesa degli studi preliminari.
Adesso le dichiarazioni di Aliprandi sembrano andare in un’altra direzione, secondo Peppe Maimone, presidente Adasc: “Apprendiamo con stupore le dichiarazioni del Sindaco di San Filippo del Mela riportate nel sommario del verbale della III Commissione ARS, tenutasi il 21 gennaio 2015, che in maniera inequivocabile, in quella sede, si è espresso nettamente a favore del CSS”.
Continua poi la nota Adasc: “si legge “Quanto alla prospettata riconversione della centrale asserisce di salutare con favore tale eventualità che, tuttavia, dovrà escludere la combustione del carbone ed incentrarsi invece sulla combustione del CSS (combustibile solido secondario),sul solare termodinamico e sulle biomasse”.
Secondo l’Adasc, questo comportamento di ambiguità del Primo Cittadino non può essere più tollerato dalle Associazioni, comitati e popolazione. “Tale comportamento- afferma Maimone- aumenta il gap fra popolazione ed istituzioni che sulla carta dovrebbero tutelare gli interessi collettivi. Il sindaco getti definitivamente questa maschera e metta nero su bianco la posizione ufficiale del comune di San Filippo del Mela”.
L’Adasc poi non concorda nemmeno con le dichiarazioni dell’assessore al territorio Croce, ritenute offensive per un intero comprensorio che da anni attende bonifiche e risanamento. “In terza- si legge nella nota Adasc- commissione Croce ha dichiarato che il governo regionale, quindi, non potrà che salutare favorevolmente l’eventuale riconversione industriale della centrale di San Filippo del Mela in impianto di termovalorizzazione dei rifiuti e di combustione del CSS”.
“Al posto di pensare- afferma Maimone- come risolvere il problema dei rifiuti con l’incenerimento e quindi altro impatto ambientale e sanitario si attivi immediatamente per l’approvazione e il finanziamento del piano di risanamento e rilancio economico del Comprensorio del Mela; lo attendiamo da oltre 13 anni”.
“Gli ultimi eventi- termina la nota- (MUOS, TERNA ecc) dimostrano che viviamo in un territorio governato da una classe politica-dirigenziale inerme e che per tutelare il nostro territorio e le nostre vite dobbiamo rivolgerci esclusivamente alla magistratura: una sconfitta per la politica e le istituzioni. La nostra terra è stata devastata e ahimè continua ad esserlo per colpa di una certa classe politica che ha pensato a tutto tranne che ai cittadini”.