Entra nel vivo la campagna elettorale orlandina. In un cineteatro “Rosso di San Secondo” riempito da oltre cinquecento presenze, Franco Ingrillì ha presentato la sua candidatura a sindaco di Capo d’Orlando. L’imprenditore orlandino sarà sostenuto da cinque liste e dalle competenze di tre esperti: Gaia Aceti per la pianificazione territoriale, Francesco Micale per il turismo e Giacomo Miracola per la cultura.
Continuità è la parola chiave della convention: Ingrillì viene dall’area politica che fa riferimento al sindaco uscente, Enzo Sindoni, che per ben 4 mandati – interrotti da una breve parentesi – ha amministrato la città. Dalla stessa area vengono tre delle cinque liste che sostengono il candidato e Miracola, attuale esperto alla cultura dell’amministrazione. “L’eredità lasciata da vent’anni di amministrazione Sindoni è evidente e sotto gli occhi di tutti” – ha spiegato il candidato sindaco – “un’eredità importante che ha, da un lato, trasformato e valorizzato Capo d’Orlando, e dall’altro ha generato legittime aspettative di miglioramento, che vogliamo assecondare”.
E, sulla linea della continuità, si colloca anche il programma proposto agli elettori. L’architetto Aceti ha parlato di pianificazione territoriale, Piano Regolatore, mobilità, riqualificazione, urbanistica, ripascimento e sicurezza sismica. Micale si è soffermato sul turismo e sui suoi volani, come il porto, il borgo San Gregorio, il Bastione e i collegamenti; particolare attenzione è stata riservata al PalaFantozzi, per il quale si vuole ottenere la possibilità di coprire il parquet, così da poter organizzare grandi eventi nella struttura, e al depuratore, per il cui ampliamento bisogna recuperare un finanziamento esecutivo regionale di 1,3 milioni di euro.
Miracola ha invece parlato di cultura: il Museo del Mare, la valorizzazione culturale del Bastione, la rassegna teatrale sono alcune delle proposte che l’esperto si è impegnato a portare avanti; ma particolare attenzione è stata posta sul LOC – Laboratorio Orlandino Contemporaneo -, un progetto basato sull’arte contemporanea e su percorsi di coinvolgimento attivo del visitatore nell’opera e nella sua realizzazione.
In chiusura, Ingrillì ha esposto i progetti inerenti sviluppo economico, giovani e lavoro: convenzioni bancarie, laboratori artigianali, spazi di co-working sono solo alcune delle proposte del candidato, che ha parlato ancora di un ufficio Finanziamenti ad hoc per l’intercettazione di fondi regionali, nazionali ed europei; fondi che potrebbero essere utilizzati per l’implementazione di un Parco di Ricerca e di nuovi interventi a sostegno dell’agricoltura sostenibile. Un’ultima menzione è stata indirizzata ai diversamente abili, cui è stato promesso l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Intanto, anche gli altri due candidati ufficiali, Salvatore Librizzi e Annalisa Germanà, sono alle prese con l’apertura della campagna elettorale. Librizzi inizierà a breve un tour delle contrade orlandine, per confrontarsi con il pubblico e integrare il programma politico, che il candidato ha chiamato “Valore pubblico”, con le proposte degli elettori.
Ancora in sordina, invece, la candidatura di Germanà: smarcatasi dall’amministrazione Sindoni, la candidata ha incassato il sostegno di una parte del PD cittadino; che però, come già capitato alle scorse amministrative, è dilaniato dalle lotte interne. Il primo scontro si è già consumato tra Marcello Corrao e Carmelo Sicilia, due rappresentanti dei circoli dem cittadini: il primo aveva espresso il suo sostegno alla candidatura di Ingrillì, ma era stato subito ripreso dal secondo in quanto, a seguito dell’azzeramento dei circoli locali, al momento esistono solo singoli iscritti, che non possono parlare a nome del partito. Un’analisi rispedita al mittente dallo stesso Corrao, che rivendica il suo ruolo di segretario dell’unico circolo cittadino ufficiale, e rimarca l’ufficiosità del circolo cui appartiene invece Sicilia. Insomma, dinamiche a cui il PD ha ormai abituato i suoi elettori, almeno in provincia di Messina.
Giovanni Passalacqua