Le “sentenze” sono giunte nel cuore della notte pressoché in tutti i Comuni dove i cittadini sono stati chiamati alle urne per rinnovare le Amministrazioni locali. Tra riconferme e new entry, il rito dello spoglio nei paesi jonici del messinese non ha risparmiato sorprese. Gli elettori di Letojanni hanno optato per la coninuità dando nuovamente fiducia ad Alessandro Costa (1034 voti, il 56,20%). Marilena Bucceri ha ottenuto 806 voti (43,80%).
A S. Alessio Siculo torna sindaco, dopo cinque anni di pausa, Giovanni Foti, con 561 voti (52,14%). Il suo avversario, Concetto Fleres si è fermato a 516 (47,91%). A Pagliara l’uscente Domenico Prestipino non è stato riconfermato. Ha ottenuto 408 consensi (46,47%). Il suo avversario, l’avvocato Sebastiano Gugliotta, lo stesso di 5 anni fa, è stato eletto sindaco con 470 preferenze (53,53%). Gli elettori di Itala hanno optato per la continuità, riconfermando primo cittadino Nino Crisafulli con 667 consensi a fronte dei 407 riportati da Antonio Gregorio. Voglia di cambiamento a Francavilla di Sicilia, dove si è imposto Vincenzo Pulizzi sull’uscente Lino Monea e Rosa Giuffrida. Restando nella Valle dell’Alcantara, a Gaggi si è deciso di puntare “sul sicuro”. Ovvero sull’erede politico del sindaco uscente Franco Tadduni, l’ex vicesindaco Giuseppe Cundari, che si ritrovava come avversario l’imprenditore Angelo Ingino.
A Castelmola c’era un solo candidato, l’uscente Orlando Russo, il quale come “avversario” aveva il doppio quorum. Su 706 votanti (è stato pertanto abbondantemente superato il 50% +1) ha ottenuto 609 consensi. A Fiumedinisi è stato eletto Giovanni De Luca (l’altro candidato era Tino Cannetti). A Nizza di Sicilia la poltrona più ambita è andata all’avvocato Pietro Briguglio, il quale ha battuto Giovanni Vega. A S. Teresa di Riva (il centro più grosso del versante jonico, di cui parliamo in altro articolo) ha vinto Danilo Lo Giudice. Gli altri due candidati erano Antonio Scarcella e l'uscente Cateno De Luca che appoggiava Lo Giudice.
Carmelo Caspanello