A conti fatti, grazie alla ripartizione dei resti, l’area Civati a Messina,dopo le primarie, può dirsi soddisfatta, avendo registrato ben 3 delegati all’Assemblea Nazionale: Piero David, Pina Miceli e Giampiero Terranova.
Una soddisfazione maggiore se si aggiunge che il lavoro è stato fatto da zero, senza big alle spalle e in pochi giorni.
Il dato provinciale per Civati è di 2.358 voti, mentre negli 8 seggi in città il deputato ha registrato 740 voti, con percentuali, in entrambi i casi più alte rispetto a quelle ottenute in altre realtà dell’isola.
“Il primo risultato da sottolineare- ha commentato Piero David- è stata la partecipazione, perché gli elettori si sono dimostrati più responsabili dei dirigenti. I risultati dell’area Civati poi sono frutto del lavoro di questi mesi, senza nessun deputato alle spalle. Adesso non dobbiamo sprecare questo capitale e tornare a fare politica nel territorio, che equivale a fare funzionare finalmente i circoli, incontrare e ascoltare la gente, formare nuova classe dirigente. La politica si fa bene se c’è competenza”.
Le primarie 2013 non passeranno certo alla storia per le folle oceaniche a Messina, anzi, saranno ricordate proprio per l’effetto “normalizzatore” ed è proprio questo che i civatiani hanno voluto ribadire in conferenza stampa questa mattina.
“Un risultato positivo- spiega Domenico Siracusano- Le primarie sono arrivate al momento giusto per iniziare un nuovo percorso di partecipazione. L’organizzazione quest’anno si è basata esclusivamente su noi, sulla base e sui militanti, senza poter contare su alcun apparato e questo è già un risultato”.
Civatiani e renziani dello Stretto hanno molti punti in comune, soprattutto sotto il profilo generazionale. La scorsa estate li abbiamo visti insieme dare vita al gruppo del Lucky Beach, segnale di un confronto piuttosto che di uno scontro.
“I rapporti con i cosiddetti renziani storici sono sempre stati buoni- ammette Giuseppe Grioli- Ma sulle primarie dobbiamo fare una differenza: per Renzi c’era un’ondata a favore, il voto di Civati invece è frutto di un impegno quotidiano in questi mesi. Noi non abbiamo tolto voti né a Cuperlo né a Renzi. Il merito di Civati è aver avvicinato al Pd quanti non si sentivano rappresentati, soprattutto giovani”.
Dagli interventi è emersa una premessa chiara: non ci saranno correnti e si dovrà lavorare sui contenuti, dal futuro di Messina Area Metropolitana ai temi dello sviluppo, a quei Forum che rappresentano un tesoro prezioso della segreteria dello scorso anno e che sembrano essere stati dimenticati.
“A Messina i nostri elettori hanno votato Accorinti- continua Grioli- Noi adesso dobbiamo recuperare quell’elettorato che ha scelto questa amministrazione e che forse adesso ne è anche un po’ delusa, e dialogare con la giunta Accorinti. E’ questa la strada da seguire. Quanto ai renziani, continueremo a dialogare. Forse però avrebbero dovuto avere un pizzico di coraggio in più e presentare un candidato alla segreteria provinciale. Lo avremmo appoggiato”.
Rosaria Brancato