MESSINA – Ancora segnalazioni di problemi idrici in città. Costanti e più acuti, a Messina nord e centro, a causa del recente guasto a Fiumefreddo. Ma che persistono a prescindere dall’emergenza di questi giorni in diverse zone della città. Ecco cosa ci scrivono i lettori.
Scrive una cittadina: “Vorrei segnalare un grave e prolungato disagio che svariate famiglie residenti in via San Sebastiano stanno subendo. Da luglio un disastro. Solo a metà settembre una settimana di respiro ma siamo ripiombati nell’incubo. E a fine settembre abbiamo aspettato tre giorni per avere l’autobotte, perché il passaggio da Coc ad Amam ha richiesto una riorganizzazione. Viviamo ogni giorno un terribile disservizio e non riusciamo ad avere ciò che è un nostro diritto: l’acqua. L’emergenza idrica non è terminata. Almeno non per tutti. Fa male leggere che sono state messe in atto azioni per potenziare la rete idrica e sapere che tali interventi hanno prodotto miglioramenti solo per una parte della cittadinanza. Appartengo a quella percentuale di popolazione che, da quando è stata sospesa l’alternanza dell’erogazione giornaliera, azione non risolutiva ma di tamponamento dell’annoso problema idrico cittadino, ha vissuto un netto peggioramento della situazione”.
E ancora: “Sono una persona che, dallo scorso luglio, trascorre tanto tempo della propria giornata al telefono per tentare di prendere la linea con il centralino del Coc prima e dell’Amam adesso, spesso senza riuscire a mettermi in contatto. Sono una persona che, da tre mesi a questa parte, si sveglia alle cinque del mattino nella speranza di poter avviare la lavatrice o la lavastoviglie. Sono una persona che come tante vorrebbe, con dignità, avere la possibilità di potersi concedere una doccia e di poterla assicurare ai propri figli. Sono madre di tre bambini e sono una persona che vuole contribuire segnalando che c’è chi ancora continua a vivere in emergenza perché mi piacerebbe che, nella mia amata Messina, le storie fossero raccontate per come stanno davvero. E non per come talvolta vengono fatte apparire. Perché essere buoni cittadini ed essere dotati di senso civico, in una dimensione di collettività, significa anche avere il coraggio di dare voce a chi non sempre ha la possibilità di farsi sentire”.
Un’altra cittadina scrive: “In via Pietro Nenni, all’Annunziata, da lunedì mattina, 21 ottobre, non è uscito un goccio di acqua dal rubinetto. Siamo stati costretti a lavarci con le bottiglie e a mangiare panini. Ho chiamato tre o quattro volte l’Amam ma non sono riuscita a parlare con un operatore. Vorrei, come cittadina che paga le tasse, un aiuto: è una situazione insostenibile che oltretutto si ripete spesso. Già si era verificata l’8 ottobre. Non è possibile che nel 2024 ci si riduca così. Siamo quattro persone e due cani. Scusate per lo sfogo ma stiamo vivendo male senza sapere nulla. Siamo stanchi di pagare servizi che non si hanno. L’acqua è arrivata stasera alle 18,30. Solitamente l’abbiamo solo dalle 15 alle 19 e la situazione è di perenne precarietà”.
“Sono una signora del villaggio Aldisio, con una figlia disabile. L’acqua arriva solo per due ore e con poca pressione. Abito all’ultimo piano e sale solo un filo. Il serbatoio rimane a metà e per fare la lavatrice devo interrompere il riempimento del serbatoio. Non si riesce a fare nulla”.
Non solo cittadini. Rileva a sua volta Alessandro Cacciotto, presidente della III Municipalità ed esponente di Fratelli d’Italia: “Bassa pressione idrica, acqua sporca, interruzione idrica improvvisa, limitata erogazione idrica di pochissime ore sono diventati problemi non più accettabili e sostenibili dai cittadini. Villaggio Aldisio, Quartiere Lombardo – Americano, Fondo Fucile, Catarratti, Valle degli Angeli, Mangialupi, Gazzi, Villaggio Santo, Provinciale, Gescal, San Giovannello, Case Gialle, a titolo esemplificativo e non esaustivo, sono zone in gravissima crisi idrica. Anche la comunicazione è spesso lacunosa o mancante”.
Sulla carenza idrica a Villaggio Aldisio ci ha scritto anche una signora,
Un altro cittadino: “In via Saccano, in centro, dopo alcune settimane di erogazione a buona pressione per circa 4 ore al giorno, da giorni abbiamo acqua per un massimo di 2 ore, che ovviamente non basta a riempire i serbatoi di due grandi condomini. Non capisco quali siano i motivi alla base di questi disservizi”.
E un’altra signora: “In merito al guasto comunicato da Amam, noi di Badiazza siamo stati abbandonati da tutti. Ho chiesto ieri un’autobotte alle 7:30 e inizialmente mi è stata negata. Poi il mezzo è arrivato ma, avendo un serbatoio di 300 litri, alle 10 l’acqua era già terminata”.