Nuovo provvedimento giudiziario per Antonio Ruggeri da ieri ai domiciliari con l’accusa di essersi accreditato 136.000 euro quale liquidazione per i quattro anni trascorsi come commissario dell’Ato 3. Denaro che non gli sarebbe spettato trattandosi di incarico a titolo gratuito. Ma all’inchiesta sulla liquidazione ne procedeva parallelamente un’altra, quella sull’utilizzo di un furgone dell’Ato 3 per scopi privati. Per questa vicenda il Procuratore aggiunto Ada Merrino ed il sostituto Liliana Todaro hanno inviato a Ruggeri un avviso di chiusura indagini sempre con l’ipotesi di reato di peculato. Il fascicolo era stato aperto alla fine del 2011 dopo l’invio di una denuncia anonima. Le indagini degli uomini della sezione di PG della Polizia consentirono di scoprire che un furgone dell’Ato 3 sarebbe stato impiegato per raggiungere Larderia da Falcone. Alcuni dipendenti della società furono sentiti e confermarono che il mezzo era servito per trasportare un gommone appartenente a Ruggeri che doveva essere riparato in un’officina navale di Larderia. Il gommone fu prelevato dalla villa di Portorosa di Ruggeri da alcuni dipendenti che lo trasportarono a Messina. E poi effettuarono il percorso opposto per riportarlo a Falcone. I viaggi furono registrati al casello autostradale di Falcone il 21 ed al 30 luglio 2011. La Procura ha invece chiesto al gip l’archiviazione per Ruggeri per la tranche dell’inchiesta relativa ai viaggi effettuati dall’ex commissario liquidatore con l’auto di servizio nell’estate 2011 sempre fra Messina e Falcone. Un recente orientamento giurisprudenziale legittimerebbe l’uso dell’auto di servizio per raggiungere l’abitazione privata anche quando questa si trovi fuori dal Comune di residenza.