La lunga giornata dei servizi sociali, lunedì forse qualche buona notizia

Un nuovo incontro con i dirigenti di Palazzo Zanca arrivato solo in tardissima mattinata e solo dopo l’ennesima protesta. E’ finita così la calda giornata dei lavoratori dei servizi sociali. Come avevano promesso, oggi sono tornati a farsi sentire al Comune perché da una settimana aspettano i tanto attesi e sudati stipendi, hanno avuto pazienza ancora una volta, ma di fronte ai silenzi e all’incertezza che in questi giorni hanno trovato negli uffici del Dipartimento Servizi Sociali e della Tesoreria Generale sono esplosi di nuovo. E dopo una mattinata a suon di “vergogna” urlato nei corridoi del Comune è arrivata la convocazione per un incontro tra dipendenti, sindacati e vertici di Palazzo Zanca. I lavoratori senza stipendi ormai da mesi hanno chiesto garanzie. Pretendono di sapere quando potranno riuscire a mettere in tasca i loro soldi e vogliono capire i motivi per cui, in questa settimana, nulla si è mosso sul fronte stipendi. E’ ormai noto che la liquidazione delle fatture da parte del Comune alle cooperative dipende da una serie di fattori che riguardano la regolarità contributiva e il Durc. Non tutte le cooperative sono in regola, in questo momento però le conseguenze le stanno pagando tutti indistintamente. Perché se è vero che già per qualcuna un prima fattura è stata liquidata, è anche vero che ad oggi nessun operatore dei servizi sociali ha ricevuto lo stipendio. Durante la riunione, a cui hanno partecipato i segretari delle Funzioni Pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, si è riusciti a trovare un accordo. Palazzo Zanca ha assicurato che lunedì mattina verserà all’Inps tutte le somme necessarie a regolarizzare la posizione di tutte le cooperative eliminando così il problema a monte. Al dipartimento Servizi Sociali il dirigente De Francesco sta stilando una sorta di panoramica di tutte le situazioni di ogni singola cooperativa e relativi servizi che invierà al commissario Croce. I lavoratori e i sindacati hanno però chiesto una garanzia: insieme al pagamento dei contributi pregressi la liquidazione immediata di tutte le fatture necessarie a rimettere nelle stesse condizioni tutte le cooperative. Soprattutto quelle che non pagano i loro dipendenti da ormai più di sette mesi. Dal Palazzo Zanca sembra esserci stata disponibilità a muoversi secondo questa richiesta. Si aspetterà dunque lunedì mattina per iniziare quella che potrebbe essere una nuova settimana incandescente.

La scena vista oggi a Palazzo Zanca sembrava quella di una settimana fa, quando sembrava essere arrivata una schiarita che invece non c’è stata. Bandiere, megafoni, volti segnati dalla rabbia, voci spezzate dalla stanchezza di chi non ce la fa più. Loro continuano a lavorare accanto agli anziani, ai bambini e ai disabili che ogni giorno assistono con cura e con amore nonostante non abbiano più da mesi i soldi per mettere la benzina nelle auto, per fare la spesa e per pagare mutui e bollette. Qualcuno ha portato addirittura le schede elettorali pronto a consegnarle in segno di protesta contro quella politica che ha solo saputo affossare i più deboli. Ancora una volta hanno elemosinato ciò che spetta loro di diritto e adesso aspetteranno fino a lunedì per capire se gli impegni presi oggi saranno rispettati altrimenti continueranno a protestare a oltranza. (Francesca Stornante)