Il 13 maggio 1956, a conclusione del Congresso Eucaristico Mariano, promosso dai Padri Carmelitani, l’allora Arcivescovo di Messina, Mons. Angelo Paino elevava alla dignità di Santuario la Chiesa del Carmine di Messina. A distanza esatta di 60 anni, sarà Sua Eminenza il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario del Sinodo dei Vescovi, a giungere in città e officiare il Solenne Pontificale il pomeriggio del prossimo 13 maggio. Il Cardinale ha infatti accolto l’invito del Parroco, Don Gianfrnco Centorrino e, al termine della funzione, scoprirà una targa in ricordo di questo importante anniversario che coincide anche con i 90 anni dalla posa della prima pietra della Chiesa (avvenuta il 17 luglio 1926).
La Penitenzieria Apostolica ha inoltre concesso ai pellegrini che visiteranno il Santuario di lucrare l’indulgenza plenaria, nei giorni previsti dal programma, dal 10 maggio sino al 16 luglio, solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo: in questo periodo di festa, quella del Carmine sarà quindi una Chiesa “Giubilare”.
Il programma dei festeggiamenti prevede nei giorni 10, 11 e 12 maggio un triduo di preparazione dedicato, in ordine, alla vita consacrata, alla devozione Carmelitana nella provincia di Messina e agli altri Santuari di Messina. In quei giorni sono previste anche le visite degli alunni degli istituti “Spirito Santo”, “Domenico Savio”, “Sacro Cuore”, “Galatti – Cannizzaro” e “Jaci”. Venerdì 13 Maggio, infine, alle ore 18,30 l’accoglienza in Piazza Natale Masuccio del Cardinale Lorenzo Baldisseri e a seguire il Solenne Pontificale, alla presenza delle più alte autorità civili.
Per ricordare quanto avvenuto 60 anni fa è stata anche allestita una mostra presso la Biblioteca Parrocchiale “Padre Egidio Lo Giudice” che, attraverso fotografie e documenti, riassume le vicende che portarono all’elevazione a Santuario. La mostra sarà visitabile nei pomeriggi del 10, 11, 12 e 13 maggio. La sera del 13 maggio, inoltre, il Campanile della Chiesa sarà eccezionalmente illuminato.
E proprio in occasione di questo anniversario, dopo più di cento anni, sono tornate al Carmine, seppure mediante una riproduzione fotografica su tela, le opere “Sant’Alberto Carmelitano, la Vergine e la SS. Trinitá” (Giuseppe Crestadoro, 1782) e la “Madonna del Carmine fra i Santi Elia ed Eliseo” (Maestro dei Santi Michele ed Omobono?, metá XV secolo), entrambe conservate nella Chiesa del Carmine Maggiore sino al terremoto del 1908. Già esposte e presentate al pubblico la scorsa estate, le due tele, i cui originali si trovano presso il Museo Regionale, sono state finalmente collocate nella Cappella di Sant’Alberto, una volta ultimato il restauro della stessa. Questo segna un altro passo in avanti nella riscoperta del nostro passato e nella ripresa di un filo della storia interrotto dagli eventi.