Anche a Messina è levata di scudi contro Piercamillo Davigo, dopo le recenti dichiarazioni dell’ex Pm sulla battagli anti-prescrizione lunga portata avanti con maggior forza dagli avvocati.
E proprio dagli avvocati, come in diversi sedi d’Italia, anche a Messina è arrivata la frecciata a Davigo, negli interventi d’apertura dell’anno giudiziario.
Di seguito, il passaggio sull’argomento, esposto dal presidente dell’Ordine degli Avvocati, Domenico Santoro.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina, nella seduta del 15 gennaio 2020, all’unanimità, ha deliberato di esporre il comportamento e le esternazioni di un ben noto Magistrato ed ha invitato il Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione e il Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura a valutare l’apertura di un procedimento disciplinare nei confronti del dottor Piercamillo Davigo.
Il Consiglio e l’Avvocatura tutta sono stanchi di assistere alla pubblicazione e divulgazione di notizie di stampa relative ad interviste rilasciate da qualche esponente della Magistratura in ordine a problematiche relative alla riforma della Giustizia.
Certamente nessuno osa contestare la libertà di manifestazione del pensiero, ma non possiamo nemmeno restare inerti davanti alle esternazioni pubbliche del dott. Piercamillo Davigo, il quale a più riprese si è lanciato in affermazioni che, a parere del nostro Consiglio, violano il codice etico approvato dall’ANM, oltre che essere lesive dell’Avvocatura tutta.
Il Consiglio resta perciò in attesa, fiducioso dell’operato che l’Organo disciplinare della Magistratura svolgerà a tutela dell’Avvocatura e dell’intera società civile.
Anche la Camera Penale Pisani-Amendolia ha protestato. Dopo l’intervento della presidente Adriana La Manna, i penalisti aderenti all’associazione sono usciti dall’aula della Corte d’Assise dove si stava celebrando la cerimonia.
“Non crediamo che le dichiarazioni di Davigo siano una esternazione del libero pensiero. Sono offese gratuite alla dignità e alla professionalità degli avvocati”, spiega l’avvocato La Manna.
“Per questo aderiamo alle iniziative della Camera Penale di Milano – che ha abbandonato l’aula quando è intervenuto proprio Davigo – e portiamo ai colleghi il nostro appoggio”.
Se la Camera Penale Pisani -Amendolia ha scelto la forma di protesta più eclatante, i colleghi della Camera Erasmo da Rotterdam e i componenti del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati hanno invece optato per un segnale più sobrio ma ugualmente chiaro: quando ha preso la parola il rappresentante del Ministero, il direttore generale Massimo Parisi, si sono tolti la toga.
L’ex pubblico ministero di Mani Pulite non è nuovo alle dichiarazioni provocatorie. Ecco la BORDATA DEL 2016: anche allora, anche a Messina, si sono registrate proteste.