La ridotta funzionalità degli uffici, il nodo della nuova legge sulle intercettazioni, l'allarme mafia e inquinamento. Il procuratore capo della Direzione distrettuale antimafia Maurizio de Lucia sintetizza i principali problemi con cui hanno a che fare i magistrati che conducono le indagini a Messina, nel suo intervento alla cerimonia di apertura dell'anno giudiziario.
Malgrado palazzo Piacentini sia splendido – spiega de Lucia – da tempo non è più funzionale alle esigenze: "Ho il dovere civile di associarmi all'appello per la risoluzione definitiva del problema dell'edilizia giudiziaria – dice de Lucia, che ricorda gli altri aspetti critici: "Il personale dell'ufficio ha dimostrato un sacrificio e una dedizione eccezionale, ma l'età media è intorno ai 58 anni ed è urgente il rinnovamento del personale".
"Ma abbiamo bisogno di risorse anche dal punto di vista legislativo – prosegue il procuratore capo – La nuova legge sulle intercettazioni pone alcuni problemi, anzitutto quello di coniugare le esigenze di segretezza delle indagini con i diritti dei cittadini. Poi ci pone il problema della rilevanza: chi decide e secondo quale criterio cosa è rilevante e cosa non lo è? Infine, pone problemi anche di natura logistlica e in tema di risorse. Tutta la legislazione che verrà dovra tenere conto anche di questo".
"Le ultime operazioni – ha infine ricordato de Lucia – hanno ribadito come la mafia sul territorio non è un fenomeno emergenziale ma una presenza costante e attiva, con interventi silenti ma pervasivi anche nel tessuto economico e politico pure della città di Messina".