L’allarme era scattato nel corso di una seduta della III commissione consiliare, l’8 luglio 2014. L’area su cui sorge il mercato Sant’Orsola è di proprietà dell’Asp, che richiede il pagamento di un canone. Nessun problema, si disse, anzi pian piano si era intensificata l’interlocuzione per una permuta: l’area del Sant’Orsola al Comune, un altro terreno in zona sud all’Asp. A distanza di un anno e mezzo, però, la permuta non si è ancora concretizzata e ora sono stati notificati anche gli sgomberi ai commercianti.
Una notizia che ha allarmato la consigliera comunale Simona Contestabile ed il sindacalista del Claai, Salvatore Ticonosco, che parlano di “pressappochismo, superficialità e assenza di progettazione” tra gli assessorati e i dipartimenti.
“Tra un servizio mensa attivato in ritardo e poi subito dopo disattivato ed una mancata accensione dei riscaldamenti nelle scuole – afferma la Contestabile – quello che più degli altri sembra essere in auge, almeno in questo periodo, è l’assessorato della professoressa Panarello, il cui mandato sarà ricordato dai posteri come quello delle occasioni perdute e non solo. La situazione del Sant’Orsola assume i connotati di una grave emergenza lavorativa e conseguente emergenza sociale. Il Comune deve immediatamente attivarsi e convocare un tavolo al quale invitare tutti i protagonisti della vicenda affinché si arrivi ad una soluzione condivisa, avendo riguardo al primario interesse in gioco: il lavoro di tutti gli operatori”. I commercianti si riuniscono in assemblea spontanea già oggi.