Nelle more dell’approvazione del bilancio di previsione 2015, il Comune di Messina si autoblocca le spese. La giunta Accorinti ha approvato una delibera con gli indirizzi per la gestione finanziaria dell'Ente, stabilendo che «è necessario limitare, in via prudenziale, gli impegni di spesa a quelli obbligatori per legge e alle spese la cui mancata effettuazione comporterebbe danno patrimoniale grave e certo all'Ente».
Sino a quando non verrà adottato il previsionale 2015, Palazzo Zanca potrà quindi provvedere esclusivamente al pagamento di: «stipendi del personale e compensi agli Organi politici e relativi oneri riflessi e compensi agli organi collegiali; imposte e tasse; rate di ammortamento mutui; spese obbligatorie derivanti da contratti in essere, emergenze sanitarie e/o ambientali, tutela del territorio e della pubblica incolumità, vigilanza urbana e protezione civile, servizi pubblici essenziali (trasporti, smaltimento rifiuti e servizi sociali) e patrocini legali per la difesa dell'Ente la cui mancata assunzione comporti danno erariale certo e grave all'Ente».
L’esecutivo comunale spiega che il provvedimento è stato emanato «in considerazione del contenuto della deliberazione n. 58/2014/PRSP adottata dalla Sezione di Controllo per la Regione Siciliana della Corte dei Conti e nelle more della conclusione dell'iter di approvazione del Piano Pluriennale di Riequilibrio adottato dal Consiglio comunale con delibera 6/C del 28 febbraio scorso».
La delibera della Corte dei Conti citata, una delle tante “piombate” in questi anni a Palazzo Zanca, risale ad un anno fa esatto ed è quella con cui la magistratura contabile ha bocciato il bilancio consuntivo 2012, chiudendo i rubinetti del Comune di Messina (VEDI QUI). Non è chiaro perché solo adesso la giunta Accorinti deliberi un provvedimento che recepisce le direttive vecchie di 12 mesi della Corte dei conti, che nel frattempo ha riscontrato e segnalato numerose criticità anche sul bilancio consuntivo 2013 (vedi qui) . Proprio ieri, sul rendiconto 2013, si è tenuta l’adunanza convocata dal presidente della Sezione di Controllo Maurizio Graffeo, durante la quale sono state discusse le controdeduzioni elaborate dall’amministrazione Accorinti (vedi qui).
Tornando alla delibera relativa agli indirizzi per la gestione finanziaria dell'Ente, da Palazzo Zanca fanno sapere che gli acquisti devono essere effettuati tramite Consip/mepa. Viene, inoltre, previsto nel provvedimento che «nelle procedure di pagamento delle fatture venga garantito il rispetto del termine di 20 giorni dal ricevimento delle stesse per la liquidazione da parte del competente dipartimento, dieci giorni per l'emissione del mandato di pagamento da parte della Ragioneria, per un tempo complessivo di 30 giorni, salvo diverse pattuizioni con il creditore».
Intanto, sempre in quel di Palazzo Zanca e sempre per mano della giunta Accorinti (ma prediposta dalla Segreteria Generale) è stata approvata un’altra delibera dal sapore “tardivo”, riguardante l’attribuzione degli obiettivi ai dirigenti con riferimento all’anno 2014 (vedi link in basso).
Il piano esecutivo di gestione (PEG) nella parte relativa alla definizione degli obiettivi non potrà ovviamente essere finalizzato alla programmazione ma viene considerato dalla giunta Accorinti come «strumento utile alla rendicontazione dei risultati per la successiva valutazione delle prestazioni dirigenziali».
Come spiegato nella delibera, il segretario/direttore generale Antonio Le Donne provvederà ad emanare una circolare con cui chiederà ai dirigenti «la rendicontazione o la relazione sui risultati ottenuti nella gestione dei propri dipartimenti alla luce delle linee guida a suo tempo sottoscritte dai rispettivi assessori al ramo e declinate nel Peg quali obiettivi operativi di gestione».
Dopo essersi auto – attribuito, in qualità di segretario generale, il potere sostitutivo in caso di inerzia dei dirigenti (vedi qui), adesso il super manager di Palazzo Zanca ha deciso di mettere a frutto il secondo ruolo per cui è stato chiamato da Accorinti e per cui viene pagato dal Comune di Messina: quello di direttore generale. Sino ad oggi la rivoluzione della macchina ammnistrativa promessa da Le Donne nell’ottobre 2013 è andata a passo di lumaca. Che voglia adesso imprimere quell’accelerazione sollecitata da più parti? Vedremo, intanto, si resta in attesa della nomina dell'Organismo indipendente di valutazione, l'unico preposto a valutare l'operato dei dirigenti,che in base all'efficienza dimostrata sul campo ottengono l'indennità di risultato. L'amministrazione ha revocato il vecchio bando di selezione e pubblicato un nuovo Avviso Pubblico. Secondo Vento dello Stretto senza nessuna ragione valida e solo per aspettare i curricula "giusti" (vedi correlati).
Danila La Torre
http://albopretorio.comune.messina.it/jalbopretorio/AlboPretorio?servizio=dettaglio&idPratica=55030&