L’Istat è il “termometro” del Paese, e se leggiamo oltre i numeri è grazie a queste analisi che si scopre quale direzione il futuro sta prendendo, quali sono le criticità, le sofferenze e le speranze dei cittadini.
Da qui la decisione dell’Anpit di assegnare il premio “Italiano dell’anno” al presidente dell’Istat, il professor Giancarlo Blangiardo. A consegnare il prestigioso riconoscimento dell’associazione nazionale per l’industria ed il terziario è stata la presidente Anpit Sicilia Lidia Dimasi, nel corso dell’evento natalizio “Impresa Bene Comune” che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma.
“Anpit ha deciso di insignire il professor Blangiardo in virtù della particolare attenzione che l’Istat ha dato agli studi sulla natalità– ha spiegato la presidente Dimasi- ed in particolare in relazione al rapporto tra calo delle nascite e conseguenze negative sull’economia nazionale”.
Il Premio Italiano dell’anno infatti non può che andare a chi ha saputo operare distinguendosi per un’azione volta a guardare al futuro del Paese, attraverso l’individuazione delle criticità e delle strategie da seguire.
“Il grande impegno profuso negli studi demografici dal professor Blangiardo, nella qualità di presidente Istat- ha continuato l’avvocatessa messinese- con particolare attenzione all’analisi della natalità, è un segno di importante capacità di saper cogliere le criticità di una difficile situazione economica. Gli studi si sono soffermati al rapporto tra il calo delle nascite ed i conseguenti riflessi negativi per l’economia nazionale. Un aspetto che in Italia è emergenziale e per il quale ancora non si agisce in modo efficace. Nel nostro Paese nascono sempre meno figli, circostanza, questa, che impatta in modo negativo sulla produttività e che incide in modo negativo sul ‘capitale umano’. Un Paese che non cresce è un Paese che ha smesso di sperare. È necessario capire cosa fare, ma soprattutto iniziare a farlo in fretta”.
Dai dati dell’Istat può quindi scaturire un’analisi ed una strategia volta al superamento di uno stato di crisi, nella consapevolezza che dietro ogni numero ci sono persone, storie, speranze e aspettative.
‘Impresa bene comune 2019’ è l’evento di fine anno, organizzato da Anpit, nel quale le aziende associate si ritrovano, insieme ai dirigenti dell’Associazione e agli autorevoli ospiti presenti, con un occhio sempre attento al sociale. Quest’anno i proventi della serata sono stati devoluti a “Nuovi Orizzonti”, Comunità internazionale che si pone l’obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del disagio sociale, realizzando azioni di solidarietà a sostegno di chi è in grave difficoltà, con particolare attenzione alle tante problematiche che caratterizzano il mondo giovanile.
Oltre al premio Mattei, gli altri riconoscimenti sono andati all’imprenditore siciliano Maurizio Melfa (Premio ‘Adriano Olivetti’) e il premio ‘Impresa Bene’ comune 2019 al ristorante ‘La Lanterna’ di Amatrice, comune drammaticamente colpito dal terremoto del 2016.