Pronte a scontrarsi, ancora una volta, le squadre dei saraceni e dei bizantini (Clicca qui per le foto della scorsa edizione) che nel romettese tornano al centro del "Palio Erimata". L'evento, divenuto ormai tradizione, si pone come obiettivo principale quello di rievocare l'epico scontro tra saraceni e bizantini, tra conquistatori e difensori della cristianità. Due squadre, in rappresentanza delle due fazioni, si scontreranno in giochi di vario genere nel tentativo di conquistare l'ambito trofeo.
Si inizia questo venerdì alle 18.00, presso Piazza Margherita, con la cerimonia d'apertura. La squadra dei saraceni, vincitrice della scorsa edizione, donerà il palio al primo cittadino che lo custodirà per tutta la durata della competizione. Alle 18.30 la prima delle prove proposte, il tiro con l'arco.
Il palio proseguirà poi il 22 luglio con una staffetta da Rometta Marea a Rometta Centro, e il 27 luglio con le gare di beach volley e tiro alla fune. Il 3 agosto, invece, appuntamento alle grotte saracene con l'antico della "palla con i brigghia" e il gioco del "brigghio parato".
Ultimo appuntamento con l'evento infine il 6 agosto. Alle 18.00 un corteo storico arabo-bizantino percorrerà le vie del borgo di Rometta mentre, alle 19.30, si terrà presso piazza margherita una partita a scacchi viventi con costumi d'epoca.
Il "Palio di Erimata" affonda le proprie radici nella lunga storia del comune tirrenico che, dopo la caduta di Taormina nel 962, risultava l'unico ad opporre ancora una strenua resistenza al dominio saraceno.
I romettesi, assediati dai saraceni e in attesa dei rinforzi chiesti all'imperatore bizantino Niceforo Foca, combatterono senza sosta e rifiutarono la resa. Passati per le armi i difensori vennero tuttavia sconfitti, mentre i saraceni conquistavano la città portando a casa un ricco bottino.
Tra i preziosi rinvenuti anche una leggendaria lama, che la tradizione vuole sia appartenuta al profeta Maometto. "Indiano è questo brando; pesa censettanta mithkal; e molto feri dinanzi l'apostol di Dio", queste le parole incise sul metallo, in arabo, che testimoniavano l'importante passato dell'arma. La stessa spada, riprodotta fedelmente da esperti artigiani, rappresenta ora il premio del palio.
Un vero e proprio tuffo nel passato, dunque, alla riscoperta delle gesta degli antichi romettesi e di eventi che si fondono tra storia e mito sino a divenire leggenda.
Salvatore Di Trapani