«Aiutateci a salvare la mensa di S.Antonio, da tre anni punto di riferimento per tanti bisognosi»

Qualche giorno fa (vedi articolo correlato), “captando” la richiesta di una cittadina, abbiamo puntato i riflettori sulla condizione di difficoltà attualmente vissuta dal servizio di mensa dei poveri di Sant’Antonio, dove spesso sono gli stessi volontari a doversi “tassare” per acquistare tutti quei beni urgente per dare aiuto a chi si reca lì perché ne ha bisogno. Un piatto caldo condito con tanto amore e spirito di solidarietà. Da tre anni la mensa , che trova ospitalità presso l’istituto dei rogazionisti di via Santa Cecilia , accoglie tanti bisognosi della città. Inizialmente, a partecipare al convivio erano per lo più extracomunitari e senzatetto ; oggi, – segno evidente di una crisi dilagante- sono anche tanti nostri concittadini: pensionati , disoccupati e padri di famiglia che non arrivano a fine mese.

Ogni sera, a partire dalle 18, dinnanzi ai cancelli dell’istituto, si raccolgono dalle 100 alle 130 persone , che si mettono in fila per gustare la cena preparata con amore e dedizione dagli ottanta volontari della mensa, la cui attività è suddivisa in turni settimanali . C’è chi cucina e chi serve al tavolo, ma ognuno di loro ha deciso di trascorrere il proprio tempo libero aiutando il prossimo .

Purtroppo da qualche mese, la mensa di Sant’Antonio vive un momento di difficoltà economica: dalle istituzioni locali non arrivano più contributi e la mensa si sovvenziona esclusivamente attraverso le offerte di denaro o di prodotti alimentari dei messinesi ed i fondi dell’istituto dei rogazionisti . Ma, – come spiega la coordinatrice dei volontari della mensa di Sant’Antonio, Elena Donato – servono più risorse per garantire la sopravvivenza del servizio, che costa giornalmente una media di tre euro a persona.

Nel video le testimonianze, raccolte all’interno della struttura di via Santa Cecilia, di Padre Vincenzo Latina, di alcuni volontari e della coordinatrice Elena Donato.

Per informazioni e per aiutare la mensa rivolgersi direttamente a Padre Latina: 347 14 08 867