Caterina è giunta a Taormina da Monforte San Giorgio per dire no al trasferimento a Palermo della Cardiochirurgia pediatrica, il reparto d’eccellenza dell’ospedale S. Vincenzo, convenzionato con il Bambin Gesù di Roma. Il cuore della figlia Stefania è costantemente monitorato attraverso un microcip satellitare impiantato un anno addietro, che consente di tenere sotto controllo la cardiopatia congenita della quale è affetta. E’ stato il primo intervento del genere nella città turistica. Le parole della signora sono di una semplicità ed efficacia disarmanti: “L’auspicio è che la politica abbia quale principale obiettivo la vita dei bambini e dei ragazzi, come nel caso di mia figlia. Si faccia un reparto di cardiochirurgia pediatrica a Palermo ma non smantelliamo Taormina”.
La sua è la voce di tanti genitori che grazie a questo reparto del S. Vincenzo hanno visto rinascere i propri bambini. Il suo discorso è l’emblema dell’incontro-dibattito che ha avuto luogo ieri pomeriggio nell’aula consiliare, a Palazzo dei Giurati. La riunione è stata promossa dall’Amministrazione comunale in merito alla ipotesi di spostamento della cardiochirurgia pediatrica da Taormina a Palermo avanzata dal Movimento 5 Stelle, peraltro anche attraverso una interrogazione alla Camera. Una posizione chiarita in un secondo momento dagli stessi pentastellati. E con un documento inviato dalla deputata regionale Valentina Zafarana al sindaco Eligio Giardina, che ieri ha fatto gli onori di casa aprendo i lavori: “La Cardiochirurgia pediatrica di Taormina non si tocca”, ha tuonato. Sulla stessa lunghezza d’onda Beppe Picciolo, componente della Commissione Sanità all’Ars, il vice sindaco con delega alla Sanità, Mario D’Agostino, il rettore dell’Università degli studi di Messina, Pietro Navarra e il direttore generale dell’Asp 5 Gaetano Sirna. Quest’ultimo ha ha rimarcato che "la cardiochirurgia pediatrica non si muove da Taormina" ed ha difeso i risultati raggiunti. E’ ciò che va ripetendo da giorni il vicesindaco Mario D’Agostino: “La cardiochirurgia pediatrica a Taormina ha ottenuto e continua ad ottenere ottimi risultati. E non dobbiamo dimenticare che sono il frutto di un investimento di quasi 11 milioni di euro, che non possono essere assolutamente vanificati. Siamo per la buona sanità”. “E per trasferire il reparto a Palermo – fa eco il sindaco di Castelmola, Orlando Russo, presente insieme a tanti altri colleghi giunti dall’intero comprensorio – occorrono altrettanti soldi. Una situazione del genere andrebbe sottoposta all’attenzione della Corte dei conti. Francamente – prosegue Russo – non si riesce a comprendere il senso della proposta del Movimento 5 Stelle. Io vedo l’operazione come una espropriazione, uno scippo, l’ennesimo. Dico che in questa sede sarebbe stata opportuna la presenza dell’assessore regionale alla Sanità. E poi – conclude – va sottolineato che questo è l’ospedale del… mondo considerato che sorge in una cittadina che ospita ogni anno un milione di turisti. Purtroppo non mancano le carenza: ad esempio c’è un pronto soccorso sottodimensionato dove si è costretti a file di ore e ore”.
Per il dottore D’Agostino “l’incontro ha comunque rappresentato l’occasione, alla presenza dei vertici dell’Asp, per accendere i riflettori sull’altra eccellenza dell’Ospedale taorminese, il trattamento oncologico dalla diagnosi alla terapia. Abbiamo evidenziato in tale percorso le sinergie e le proiezioni future del presidio al fine di esaltarne le potenzialità e scongiurarne una qualunque forma di depotenziamento”. Gli amministratori taorminesi e dell’hinterland jonico si sono proposti di redigere un documento da inviare alla Commissione Sanità all’Assemblea regionale. L’auspicio è che la politica abbia quale principale obiettivo la vita dei bambini e dei ragazzi. E non altri interessi.
Carmelo Caspanello