Patto per Messina. Silp Cgil: “Rischio infiltrazioni mafiose. Organici di polizia all’osso”

Patto per Messina e G7 di Taormina. “Un simile cospicuo pacchetto di finanziamenti non potrà che smuovere gli appetiti di vari gruppi di interesse a cominciare da quelli mafiosi”. Lo dice il sindacato di Polizia della Cgil, che chiede di “rinforzare gli uffici operativi dell'intera provincia messinese. L'età media del personale è elevata (circa 50 anni), negli ultimi dieci anni l'organico della Questura si è dimezzato (oggi ne conta circa 670 incluso il personale tecnico), non è sede di reparto mobile o reparto anticrimine, tra qualche anno se non si rispettano le quote percentuali del turnover vi sarà un ulteriore dimezzamento della forza effettiva e quindi si arriverà al collasso dell'intero apparato”.

Silp Cgil chiama in causa la mafia dei Nebrodi, quella di Messina e quella di Barcellona, “il cui Commissariato ha ormai il personale ridotto ai minimi termini, basti pensare che ad oggi si conta nell'organico un solo ispettore”.

Il segretario provinciale Salvatore Vinci sottolinea anche che “gli sbarchi dei migranti distolgono il personale dalle attività quotidiane, in particolare la Squadra Mobile, anziché svolgere il proprio lavoro di intelligence, deve fare i conti settimanalmente con gli arresti degli scafisti, un lavoro immane e faticoso che produce solo dati statistici ma nulla di buono in termini processuali e di tutela del territorio e dei cittadini. Se si vuole mantenere la città di Messina quale luogo di sbarchi occorre che il Ministero dell'Interno destini sul territorio forze fresche ed in numero sufficiente per garantire che l'intero apparato preventivo e repressivo di questa realtà continui ad essere efficiente”.