Il braccio di ferro tra i commercianti e l'amministrazione comunale per l'isola pedonale è arrivata in Procura. Dopo diversi esposti presentati nel corso del 2014 da una sessantina di esercenti contrari all'area pedonale di Piazza Cairoli, l'avvocato Carlo Autru Riolo, che assiste il comitato, ha "fatto pacchetto unico" e presentato una denuncia contro ignoti per abuso d'ufficio. Ma il pm Antonella Fradà a fine aprile ha chiesto l'archiviazione del fascicolo. Secondo il sostituto procuratore l'ipotesi di reato di abuso d'ufficio non reggerebbe ad un eventuale processo poiché "la condotta sussiste di atti amministrativi" per i quali non è rintracciabile a monte l'elemento soggettivo. Fuori di termini giuridici, non ci sono profili penali, per il pm, e non è dimostrabile "l'intenzione" di commettere un abuso, danneggiando i commercianti.
Proprio su questo ultimo elemento si è basata l'opposizione dell'avvocato Autru, che ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari di non archiviare ma anzi effettuare nuovi accertamenti, partendo dall'individuare gli indagati: anzitutto perché il pm puó ipotizzare un reato diverso da quello denunciato, dove lo ravvedesse; poi, fuor di termini giuridici, come fa ad escludere l'elemento soggettivo se non individua chi eventualmente lo potrebbe commettere? Il Giudice si è riservato la decisione e si deve ancora pronunciare.
Restando in tema di battaglie giudiziarie sull'isola pedonale, ci sono novitá anche sulla querela presentata a marzo da alcuni commercianti nei confronti del segretario Le Donne che negó l'accesso agli atti della Commissione consiliare. I commercianti volevan leggere i verbali delle sedute dell'1 dicembre 2013 e 29 luglio 2014. La presidente Simona Contestabile aveva girato la questione al segretario il quale aveva risposto picche. Detto:fatto. E' stato denunciato per omissione di atti d'ufficio.
Nelle more dell'inchiesta, Le Donne ha chiarito la sua posizione, schermandosi dietro il regolamento consiliare del 2002: i verbali delle commissioni permanenti non sono pubbliche, tanto che lo stesso regolamento consente al presidente di stendere un comunicato, una sorta di resoconto dei lavori, celando pero' ogni elemento che lasci trapelare le posizioni assunte dai componenti nel corso dei lavori. Lo stesso Le Donne si dice disponibile a chiedere un adeguamento del regolamento alle più "moderne esigenze di trasparenza della pubblica amministrazione". Alle quali peró, al momento, risponde "niet!".
Alessandra Serio