E’ una piccola, grande rivoluzione. Più volte annunciata, è finalmente legge la riforma delle Asi, le Aree di sviluppo industriale siciliane. L’Ars ha approvato il disegno di legge dell’assessore Venturi, più o meno emendato, dando il via libera alla soppressione di undici consorzi al posto dei quali viene istituita l’Irsap, Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive. Il che significa taglio di circa 800 posti di sottogoverno (mantenuti 187 lavoratori a tempo indeterminato) e risparmio annuo di 4 milioni di euro. Una struttura più snella, che dovrebbe garantire tempi rapidi e certi agli operatori industriali dell’Isola, liberati da un fardello burocratico. «Abbiamo una gestione finalmente unitaria – il commento entusiasta del governatore Raffaele Lombardo – che può seriamente avviare uno sviluppo industriale in Sicilia. Un grande imprenditore che viene a dialogare con una regione non sa dove andare e non si può pensare che vada girando nelle 11 aziende di sviluppo industriale. Se ha un interlocutore unico che gli consiglia dove andare ed ha uno sguardo d’insieme, certamente questo imprenditore trova più facile investire in Sicilia. Questa riforma è una vera e propria rivoluzione, una riforma che in Sicilia si aspettava ormai da molti anni». Lombardo ha ricordato che «fino ad oggi avevamo 11 Asi, 9 per le province più due per Gela e Caltagirone, che determinavano assemblee di una cinquantina di persone e cda di una decina e, quindi, ritardi nelle scelte, mancate risposte, che hanno fatto si’ che noi abbiamo il tasso di imprese, vecchie e nuove, tra i più bassi d’Italia. E questo nonostante il nostro territorio offra condizioni importanti e positive perché si investa».
Nell’ambito della riforma è stato approvato anche l’emendamento che trasferisce al Comune di Messina le competenze urbanistiche relative alle aree gestite dal Consorzio Asi. Emendamento presentato dal vice capogruppo del Partito democratico, Franco Rinaldi. «In un’area come la Zir totalmente urbanizzata da anni – afferma Rinaldi – non aveva più senso mantenere vincoli propri delle zone industriali che, negli anni, hanno portato alla nascita di numerosi contenziosi. Con questo emendamento abbiamo liberato interi spazi la cui fruizione, dopo che il Comune avrà provveduto a stilare ed approvare la relativa delibera, sarà più facile». L’emendamento prevede che «le competenze urbanistiche relative alle Aree gestite dal Consorzio Asi della Provincia di Messina non aventi più caratteristiche di zone industriali poiché ricadenti nell’agglomerato urbano, già costituenti la zona Industriale Regionale di Messina e la zona Industriale Statale, sono trasferite al Comune di Messina, il quale provvederà ad attribuire la relativa destinazione con il proprio strumento urbanistico attraverso la redazione di un Piano Integrato di Recupero Urbano. Tutte le opere di urbanizzazione transiteranno nel patrimonio del Comune, mentre i lotti di proprietà del Consorzio e non ancora alienati al momento dell’entrata in vigore della legge, faranno parte del patrimonio dell’Irsap».