Reggio Calabria, 2 ago – Alle prime luci dell’alba, la Squadra Mobile di Reggio Calabria, supportata da personale del Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine e della Squadra Mobile di Vibo Valentia, ha arrestato a Santa Domenica di Ricati (VV) il latitante Domenico CREA.
Capo della n’drina di Rizziconi e zone limitrofe, collegata ed imparentata con la potente famiglia Alvaro di Sinopoli, CREA era latitante dal 2015. In quell’anno venne colpito da misura cautelare per i reati di associazione mafiosa, estorsione ed altro a seguito di sentenza di condanna in primo grado a 15 anni di reclusione emessa dal Tribunale di Palmi.
Da quella data Domenico CREA è stato raggiunto da numerosi provvedimenti restrittivi per associazione mafiosa ed estorsione ed è stato condannato in via definitiva, il 4 aprile del 2019, a 21 anni di reclusione.
L’indagine volta alla cattura di Domenico CREA, inserito nell’elenco dei latitanti più pericolosi d’Italia, è stata avviata dalla Squadra Mobile oltre tre anni orsono con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo e sotto la direzione della Procura della Repubblica DDA di Reggio Calabria.
La ricerca è stata intensificata a seguito della cattura del fratello di Domenico, Giuseppe. A seguito di questo arresto, avvenuto ad opera della Squadra Mobile di Reggio Calabria il 29 gennaio 2016, Domenico CREA ha assunto il ruolo di capo indiscusso della consorteria criminale di Rizziconi.
Nella serata di ieri, giovedì 1 agosto, a seguito di servizi di osservazione supportati da strumentazione tecnologica altamente sofisticata, si è avuta la certezza della presenza del latitante all’interno di una villetta in Santa Domenica dove è stato tratto in arresto nella prima mattinata odierna.
Il latitante era in compagnia della moglie e delle due figlie minori ed è stato trovato in possesso di 5.000 euro in contanti.
Al vaglio la posizione di due coniugi proprietari dell’immobile messo a disposizione della famiglia del latitante.
Foto di repertorio