L’assessore all’ambiente, Daniele Ialacqua, ha richiesto l’attenuazione dell’illuminazione del Pilone a Torre Faro per non interferire sulla già avviata migrazione dell’avifauna nell’area dello Stretto di Messina, come segnalato dalle associazioni animaliste. “Pur essendovi opinioni controverse sull’argomento – sottolinea Ialacqua – è indubbio che numerosi studi, evidenziati dalle associazioni ambientaliste ed animaliste, attribuiscano all’illuminazione notturna lungo le rotte migratorie la causa della moria di numerosi esemplari in quanto provoca fenomeni di distorsione ottica e/o di collisione per attrazione da luce, causando perdita di orientamento e/o collisione con l’ostacolo”.
Ialacqua si rivolge al sindaco Accorinti, agli assessori Cacciola e De Cola, ed ai dipartimenti ai Lavori Pubblici e Politiche del Territorio. “Considerato che il Pilone di Torre Faro sorge in piena Zps e sulla rotta migratoria di fondamentale importanza per milioni di uccelli di specie diverse che migrano ogni anno dall’Europa e verso l’Europa – prosegue – si ritiene non più rinviabile, così come già fatto in passato, l’attivazione delle procedure affinché l’illuminazione del Pilone sia limitata, nei periodi di migrazione, a quella ritenuta indispensabile per legge ai fini della sicurezza”.
Nel frattempo, l’assessore all’Ambiente invita “il dipartimento competente ed il servizio Valutazione di Incidenza ad inoltrare, per un parere preventivo in merito alla Commissione Valutazione di Incidenza, e verificare, in merito l’applicazione del Principio di Precauzione, e se esiste negli altri principali transiti cosiddetti “bottleneck” di Gibilterra e Dardanelli, una simile fattispecie per elementi verticali di comparabile dimensioni (piloni e/o elementi verticali installati sui luoghi)”.