Si è svolta martedì 30 ottobre, nei locali messi a disposizione dal Centro Multiculturale Officina, la "Festa della Musica per il Coro Maurolico-Seguenza". Non è stato semplice sintetizzare tredici anni di musica ed emozioni, nelle due ore e mezza di uno spettacolo animato dagli artisti, dal pubblico, dalle testimonianze del passato, dalle nuove proposte per il futuro. Sulla carta, l'attività del Coro Maurolico-Seguenza, dopo la decisione del liceo scientifico Seguenza, non sarà più un progetto extrascolastico a disposizione degli studenti delle due scuole che, in collaborazione, fino a questo ottobre, le hanno dato vita: ma chi dice che questo non potrà essere un nuovo inizio?
«È il momento di chiusura di un progetto senza dubbio importante per la nostra città, ma è ugualmente un momento di festa perché partecipano anche altri cori e c’è tanta gente che ci testimonia il loro affetto» ci dice Mario Restuccia, corista del Maurolico (e presentatore della serata insieme ad un ex corista seguenzino, il giornalista Gaetano Biondo). Quanto c’è tuttavia di astio e di recriminazione dietro tutto questo?, gli chiediamo. «Molto –ci risponde– perché la scelta fatta è una decisione senza dubbio infondata, come si è visto sinora, siamo tutti amareggiati dalla decisione presa dal Seguenza senza alcuna spiegazione». E per il futuro? «Abbiamo intenzione di formare un coro Maurolico ed aprirlo anche alle altre scuole, mentre ci giunge notizia che il Seguenza voglia fare lo stesso ma costituendo un coro chiuso, solo per i propri studenti».
A supporto di ciò, Nino Grasso, Preside del Liceo Maurolico sino allo scorso anno, ha detto che «ad essere smantellate devono essere le realtà 'senza mercato', mentre il Coro Maurolico-Seguenza, un 'mercato', ce l'ha, eccome». Ai nostri microfoni ha poi aggiunto che «quello che si è realizzato, insieme al liceo Seguenza, è stato senz’altro il fiore all’occhiello, forse per antonomasia, delle due scuole, ma, è bene ricordare che panta rei, tutto scorre, tutto ha un inizio, tutto ha una fine. Ritengo però ─ha continuato l’ex preside─ che questo tipo di esperienza non si sia perduta. Rimane nel DNA delle due scuole, rimane nel ricordo e nella maturazione dei singoli studenti che, negli anni, si sono succeduti e ritengo che possa avere un seguito, magari sotto un’altra forma. Il coro è stata una realtà di successo e lo dimostra il fatto che, dopo l’esempio del Maurolico-Seguenza, anche altre scuole si sono lanciate nella formazione di gruppi corali. È una delle modalità formative più riuscite, un modo di fare scuola senza fare scuola».
Il Presidente della Provincia Regionale di Messina, Giovanni Ricevuto, presente alla serata e poi intervenuto sul palco, ha detto che il coro Maurolico-Seguenza viene chiuso «per una presa di posizione ingiustificabile sotto qualsiasi profilo» e ha espresso con fermezza il suo non volere, materialmente, che una realtà così attiva e brulicante possa essere compromessa, e il suo impegno in prima persona perché questa possa avere un seguito «anche in una sede diversa da quella delle due scuole, anche attraverso la partecipazione di un’istituzione pubblica come la Provincia Regionale». «Voglio dare tutte le energie possibili –ha concluso– mie personali e dell’amministrazione perché una tradizione di questo tipo non vada assolutamente persa». A margine del suo intervento, Tempostretto.it gli ha chiesto se ha avuto modo di incontrare la Preside del Liceo Seguenza, la prof.ssa Maria Rosaria Mangano: «Purtroppo no, ho chiesto più volte di potere avere un colloquio con lei ma non mi è stato concesso. Non so in realtà quali siano i motivi». Eppure, indiscrezioni vorrebbero che alla base del discidium, ci siano motivi burocratici fra cui la richiesta da parte del Maurolico di attivare un corso di studi scientifico. «Sono stato informato di questo, –ci ha confessato– ma non c’è nulla di ufficiale, senz’altro io insisterò. Ma, come ho detto sul palco, ove non dovessimo trovare il giusto approdo, viste le resistenze per ordine didattico, prenderemo a cuore il mantenimento di questo coro seguendo altre direzioni».
Messaggi di incoraggiamento e sostegno sono pervenuti tramite ogni mezzo di comunicazione (e-mail, commenti facebook alla diretta streaming, interviste a studenti ed ex studenti e videomessaggi proiettati tra una nota e l'altra). Ferme, competenti e commoventi, le dichiarazioni delle Prof.sse coordinatrici del progetto Silvana Salandra, Emanuela Federico, Annamaria Naso; del fondatore ed ex direttore del Coro, Giovanni Mirabile; di Dario Pino, che l'ha guidato dal 2008 al 2012; dell'ex direttore del Coro Interscolastico triestino, Andrea Mistaro; del giornalista Fabio Mazzeo.
Il Coro Palestrina e il Coro Non ho l'età, Angelo Rock, il Coro Note Colorate, il Coro Migrantes, il trio Bruccini-Rando-Guerrera, I Mirabili e, infine, il Coro Maurolico-Seguenza, nella sua formazione 2011/2012: tutti gli artisti che hanno regalato la loro bravura agli oltre 400 spettatori assiepati sulle poltroncine dell'Officina, si sono espressi in significative dichiarazioni di stupore per l'immotivata perdita, e di supporto alla protesta che ha animato coristi, ex coristi, studenti, genitori e docenti, dal 12 ottobre ad oggi.
Tutto quello che il Coro Maurolico-Seguenza ha seminato e continuerà sempre a germogliare e fiorire, nei cuori di coloro che l'hanno ascoltato, conosciuto o vissuto, è poi esploso nell'esecuzione finale di "Let me live", storico brano dei Queen, eseguito da un ensemble composto da tutte le voci e gli strumenti che hanno dato corpo alla manifestazione. Tutti insieme, ancora una volta, in una Festa della Musica. Per ribadire che, quello dell’altra sera, non è un addio, ma un arrivederci. (CLAUDIO STAITI)
(Photogallery a cura di Francesco Ravesi – Video-Sintesi a cura di Eduardo Dell’Acqua)
È ancora possibile firmare la petizione “Il coro Maurolico-Seguenza non si tocca” a questo link:
http://firmiamo.it/il-coro-maurolico-seguenza-non-si-tocca-1#signatures