“Dovremmo utilizzare i messinesi come testimonial dei disastri che succedono quando chi sa solo protestare ma non ha programmi va ad amministrare. Un gruppo di messinesi che raccontano la loro esperienza con Accorinti per far capire agli italiani cosa potrebbe accadere con i 5Stelle alla guida delle amministrazioni”.
Il commissario regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè punta molto su Messina per far ripartire il centro-destra in Sicilia e nell’apprestarsi a ricostruire la struttura organizzativa nei vari territori dell’isola sa che può far leva su quanti pensano che i 3 anni di amministrazione Accorinti siano il miglior spot elettorale dei suoi futuri avversari, un po’ come sta avvenendo per Crocetta.
La macchina organizzativa della nuova Forza Italia si sta mettendo in moto e martedì a Palermo c’è stato un primo incontro per iniziare a decidere i futuri passaggi che passeranno dai commissariamenti del partito a Palermo, Catania e Messina. Attualmente il commissario è Miccichè ma in vista delle campagne elettorali e degli obiettivi futuri l’idea è quella di non perdere altro tempo.
“Siamo ancora all’inizio- spiega Miccichè– è presto per fare nomi o dettare i tempi. Sicuramente nei prossimi 10 giorni saranno i territori a riunirsi, i deputati, i consiglieri, i rappresentanti della base. Devono essere loro a incontrarsi e a condividere i percorsi da portare avanti. E’ da lì che si ricomincia. Non al contrario. Sentirò cosa hanno da dire i singoli territori”.
Se nel resto della Sicilia è più semplice riannodare i fili degli ex azzurri, in riva allo Stretto il discorso è reso complesso dall’ingresso in massa della corazzata genovesiana che di fatto ha resuscitato un partito che, numericamente parlando, dopo il divorzio di Ncd era morto. Da dicembre, dalla trasmigrazione in poi, in casa forzista sono tornati anche tanti ex che si erano allontanati negli anni scorsi, pertanto far convivere gli azzurri d’oc e gli ex Pd non sarà facile, con il concreto rischio che l’area genovesiana fagociti tutto. Dal nome di chi avrà il compito di guidare il partito si capirà dove soffia il vento e se si è deciso di cambiare i vecchi sistemi o meno. La domanda è: il commissario di Forza Italia a Messina, sarà un genovesiano? Sarà un ex Pd a guidare la Nuova Forza Italia dello Stretto?
“Non sarà vicino a nessuno. Sarà uno bravo. Non sarà un commissario vicino a Genovese o ad altri. Se si sceglie un dirigente d’azienda mica lo si fa per la vicinanza a qualcuno. Hai bisogno di far funzionare l’azienda queste logiche non vanno. Non è una distribuzione di poltrone, io voglio un bravo e basta”.
Fino a poco tempo fa a reggere il partito era il tandem Santi Formica-Bernardette Grasso, ma tra un mese al massimo lo “scettro”passerà di mano: “sarà un solo commissario per ognuna delle tre città, non mi piace l’idea di un pool. Se ne nomini 2 o 3 vuol dire che non vuoi farli lavorare. La figura commissariale è unica. Sto invece pensando a livello regionale ad affidare settori particolari a più persone, ma quello è un altro discorso”.
Dal vertice di Palermo è infatti emersa l’intenzione di strutturare a livello regionale diversi Dipartimenti per affrontare le tematiche politiche. Sarà inoltre istituito un tavolo permanente di confronto con le altre forze del centro-destra ed i moderati. I primi dibattiti riguarderanno la legge elettorale e la riforma barzelletta delle ex Province e Città Metropolitane ancora ferma al palo da 3 anni.
Su Messina Miccichè punta tantissimo in termini di risultati sin da quando ha avviato i primi contatti con Francantonio Genovese: “I problemi adesso ce li ha il Pd…. Noi stiamo lavorando bene, stiamo per arrivare a 17 consiglieri comunali, ma siccome il 17 porta sfortuna spero di arrivare ad un altro numero dispari ma più alto. Ripeto però, lo dobbiamo ad Accorinti se la gente è insoddisfatta. Messina non è mai stata così abbandonata. Messina sta soffrendo e me ne accorgo ogni volta che vengo. Se sei abituato a protestare ma non hai idee, progetti, poi finisce così. E i cittadini lo capiscono. La stessa cosa vale per Crocetta, la sua pessima gestione è il miglior testimonial per il centro-destra. La risposta non è il M5Stelle che finora ha dimostrato di non saper fare altro che protestare”.
Eppure anche se Miccichè e i consiglieri comunali di Forza Italia bocciano Accorinti sul fronte sfiducia proprio quell’area non ha alcuna intenzione di firmare, almeno per il momento: “In generale sono contrario alla sfiducia. Penso che chiunque sia stato eletto debba restare fino alla fine del mandato a meno che i danni che sta facendo non siano enormi. Ma la mozione di sfiducia non è un dibattito che mi appassiona, è un meccanismo che sfiora i giochi di palazzo. Adesso pensiamo a ricostruire il centro-destra su basi solide e su programmi concreti”.
Sempre martedì è stato ampliato l’Ufficio politico di Forza Italia, con l’ingresso di Gabriella Giammanco, Riccardo Gallo Afflitto, Basilio Catanoso e Mariella Gullo.
Intanto, in merito alla presenza di Forza Italia in provincia di Messina registriamo la precisazione di Santi Formica: "Fermo restando la grande capacità organizzativa e di nuovo impulso manifestatasi con l'avvento di Gianfranco Micciche' a coordinatore siciliano ,foriero di nuovi e brillanti risultati del partito in merito all'affermazione che l'ingresso dell'armata genovesiana avrebbe resuscitato un partito numericamente morto, mi preme sottolineare che alle ultime elezioni europee( ultimo dato numerico disponibile) dopo il distacco da ncd e prima dell'ingresso dell'armata genovesiana, Forza Italia a Messina con il 21,3% ha ottenuto uno dei migliori risultati di tutta Italia con la grande affermazione di Miccichè e Pogliese.
Risulta quindi di tutta evidenza che a Messina, rispetto al resto della Sicilia e d'Italia forza Italia non solo è viva e vegeta ma è anche molto radicata e votata."
Rosaria Brancato