PALERMO. Antony Barbagallo ha lasciato l’Assemblea regionale siciliana. In aula il saluto di commiato. “Questo è un saluto sentito e colmo di emozione – ha esordito il segretario regionale del Pd – molta di più di quella che provai nel mio primo giorno da deputato in quest’aula”. Il massimo esponente democratico siciliano vola a Roma, alla Camera dei deputati, dove è stato eletto nelle fila del Pd-Italia democratica e progressista. Era stato proclamato eletto lo scorso 8 ottobre e dal giorno successivo ricopre il ruolo di capogruppo alla IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni). Barbagallo, 44 anni, catanese, avvocato, alla Regione ha ringraziato tutti i colleghi deputati “con cui ho lavorato in questi anni, con un pensiero per coloro che non ci sono più, in particolare al compianto Lino Leanza. E ricordo tutti i presidenti dell’Ars, a partire da Giovanni Ardizzone, con cui ho fatto parte del consiglio di presidenza e delegato alla conferenza delle assemblee legislative: esperienze formative importanti e indimenticabili. Ma anche Gianfranco Miccichè, strenuo difensore della democrazia e delle opposizioni nella scorsa legislatura e il neo presidente Gaetano Galvagno su cui confidiamo per un’Ars sempre più incisiva. Ringrazio anche il Governo e i suoi rappresentanti in aula in questa occasione con gli assessori Falcone, Turano e Sammartino”.
Barbagallo ha fatto poi una serie di riflessioni “a partire dall’elezione diretta del presidente della Regione che certamente non ha portato benefici sulla efficienza dell’azione politica e sui risultati di governo. Non sempre c’è stato un dialogo funzionale tra governo e parlamento e a questo bisogna porre rimedio. Si parla di autonomia differenziata ma oggi più che mai, si deve affrontare il tema di un’autonomia speciale che non è stata mai esercitata, è stata esercitata male o non ci sono i soldi per attuarla adeguatamente. Infine, sempre nell’ottica delle riforme e per rendere ancora più produttiva quest’Aula: non può esistere un parlamento – chiosa il segretario Pd – che funziona soltanto un giorno e mezzo a settimana. Così come, allo stesso modo, per quanto riguarda gli atti ispettivi è necessario un governo che risponda celermente e lavori d’aula più spediti pensando di dedicare almeno un giorno a settimana all’ attività ispettiva a cui, per ora, si provvede anche a distanza di due anni”. E’ questo l’ultimo atto di Barbagallo alla Regione, dove è stato anche il più giovane assessore, nel 2015, con delega al Turismo, allo sport e agli spettacoli.
Oltre Barbagallo, anche Giovanni Luca Cannata (Fdi) ha optato per un seggio alla Camera. I due sono statu surrogati questa mattina. Al loro posto sono entrati al Parlamento regionale Ersilia Saverino, prima dei non eletti nella lista Pd nel collegio di Catania, e Carlo Auteri, primo dei non eletti nella lista FdI nel collegio di Siracusa.