Un cielo plumbeo accoglie il ritorno dell’Amerigo Vespucci nella città dello Stretto: assente dal 1999, la nave scuola gioiello della Marina Militare ha ripreso il suo cammino dopo due anni di severo restauro per riproporre in tutta Italia l’abituale corredo di lavoro didattico, progettazione culturale e politiche ambientaliste. Occasione decisiva per celebrare il rientro a Messina del Ritratto Trivulzio di Antonello, in esposizione al Museo Regionale fino al 10 luglio. I saluti di rito del capitano Pacifici e dell’ammiraglio De Felice, dunque, per inaugurare la prima tappa siciliana dell’Amerigo Vespucci, con l’accoglienza istituzionale riservata al sindaco Renato Accorinti e al presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone: i temi della sinergia e della cooperazione come perno dei brevi discorsi di benvenuto, con un riferimento particolare da parte del primo cittadino a rifugiati e migranti, ospiti oramai abituali del medesimo scenario che oggi custodisce una così interessante iniziativa culturale.
Assente nella maestosa esposizione allestita a Messina nel 1953 per la particolare fragilità che lo contraddistingue, il Ritratto Trivulzio di Antonello è tra i dipinti più importanti ospitati stabilmente a Palazzo Madama: una sinergia tra il Museo Regionale e l’istituzione torinese rende oggi possibile completare una pregevole operazione di art-sharing, secondo e conclusivo atto dopo il prestito della tavoletta double-face della Madonna col bambino e francescano adorante ed Ecce Homo per un evento che ha richiamato nella città della Mole ben 22mila visitatori. A bordo dell’Amerigo Vespucci palpabile l’entusiasmo dell’assessore regionale ai Beni culturali Carlo Vermiglio, di ritorno a Messina dopo le inaugurazioni di Villa De Pasquale e delle due mostre permanenti allestite nel Museo Messina nel ‘900: “Intrapresa la strada giusta per valorizzare il nostro patrimonio artistico; fondamentale anche in questo caso la proficua collaborazione tra enti diversi”. “Un valore aggiunto poter presentare in un luogo così affascinante un progetto culturale di questo livello – ha invece dichiarato il direttore del Museo Regionale Caterina Di Giacomo – prosegue felicemente il nostro dialogo con le istituzioni torinesi, invogliate ad intraprendere questa sinergia dopo aver ammirato il nostro lavoro con il Mart di Rovereto in occasione della mostra su Depero e i futuristi. Un ringraziamento particolare, tra gli altri, va a Patrizia Speroni, presidente della Fondazione Musei civici di Torino. Il Ritratto Trivulzio è ancora oggi chiave di volta di un ricco dibattito critico: l’attribuzione più accreditata in merito al protagonista del dipinto propone il nobile messinese Federico Spatafora, patrizio nella Serenissima”. Presente alla conferenza stampa anche Simone Baiocco, conservatore di arte antica di Palazzo Madama.
Nel pomeriggio (ore 18.30) l’inaugurazione ufficiale al Museo Regionale, con una programmazione speciale per le imminenti festività: 9-12.30 per il 2 giugno, 9-18.30 per il giorno successivo (con orario continuato), 9-12.30 per il 4 giugno, festa della Madonna della Lettera, con il medesimo orario riproposto, con ingresso gratuito, anche per la giornata di domenica.
Domenico Colosi