Una celebrazione sentita e partecipata con auspici positivi e speranza di sempre maggiori iniziative. E’ stata quella che si è svolta stamane presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca in occasione della “Giornata Mondiale della Poesia”, istituita nel corso della XXX sessione della Conferenza Generale UNESCO.
A campeggiare sulla platea, che ha dato modo a quanti erano coinvolti nel progetto di esprimere le proprie considerazioni, il dipinto su seta della celebre pittrice Maria Lidia Simone. Dietro le quinte dell’organizzazione dell’evento, il Club locale “Centro Incontri Europei” presieduto dalla prof.ssa Lidia Bentivegna che, in sinergia con la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO di Roma ha profuso nell’iniziativa un impegno mirante alla sensibilizzazione dei giovani su una forma d’arte sempreverde, caratterizzata da valori comuni e universali.
Eccellente presenza anche quella dell’Università della Pace della Svizzera italiana, presieduta a livello internazionale dall’On. Valerio Giovanni Ruberto, che ha porto i suoi alti auspici in persona del prorettore Domenico Venuti. In particolare, l’intervento del prorettore ha sancito la validità della poesia intesa come strumento dialogico tra popoli e culture, tramite i messaggi di pace e fratellanza che riesce ad introitare e ritrasmettere.
Ma note augurali sono state indirizzate anche dal presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, dalla Presidente del Comitato Europeo dei Giornalisti Daniela Kleszczynski e dal latinista di fama internazionale Prof Don Biagio Amata Protettore Generale dei CO.B-GE Corpi Blu di Soccorso Internazionale.
Anche le istituzioni hanno voluto presenziare alla preziosa occasione di valorizzazione di questa forma espressiva, in primis il Comune, rappresentato dal presidente del suo Consiglio, Giuseppe Previti e la provincia Regionale di Messina, per la quale è intervenuto il consigliere e componente della Commissione Cultura, Rosalia D’Anzino la quale ha ribadito la necessità di estendere a macchia d’olio le iniziative riguardanti la poesia, avvicinando ad essa anche le nuove generazioni.
Ma in linea con la consapevolezza che l’arte poetica possa unire nell’amore per essa civiltà e background educativi anche antitetici, l’attenzione è stata focalizzata anche su composizioni in versi di autori stranieri. E’ stato dato spazio, dunque, alla lettura di scrittori del calibro di Prevert, Kavafis e della poetessa polacca Szymboska, Premio nobel per la letteratura.
Apertura anche nei confronti dell’espressione musicale, in occasione di un evento che, in fondo, ha abbracciato le manifestazioni artistiche generalmente intese. Il pubblico ha potuto così ascoltare l’esibizione del compositore Fausto Cannone di Alcamo che ha musicato i versi dell’indimenticabile Nino Ferraù e la performance canora di Sara Minciotti che ha intonato a cappella i suoi stessi scrissi, ricevendo il plauso del pubblico.
Coinvolte anche le tradizioni locali, in particolare quella napoletana che è stata più volte richiamata nel corso della manifestazione sia in occasione di un raffronto con quella siciliana da parte del prof. Roberto Princiotta, sia per chiarire alcuni aspetti tipici di questo ramo poetico, spesso tradotto in musica, che è stato analizzato, invece, dal cavaliere Aristide Casucci.