Si è chiusa oggi la mostra iconografica-documentaria dedicata alla Vara e ai Giganti dal titolo “La Festa dell’Assunta” promossa dal Comitato Vara in sinergia con il Comune di Messina e con il valido contributo dell’Associazione Amici del Museo di Messina.
La mostra, curata da Franz Riccobono e Marco Grassi, ha proposto una vasta campionatura di reperti iconografici a partire dalla più antica raffigurazione del carro trionfale datata 1644, opera del messinese Placido Donia, fino a giungere alle moderne raffigurazione di Canonico, Finocchiaro e Zona, prodotte nel secondo dopo guerra.
Il Comitato continuerà a battersi per la realizzazione di un “Museo delle machine festive messinesi” la cui sede potrebbe ipotizzarsi in uno dei padiglioni della dismessa Fiera. Sono infatti centinaia i documenti che in vario modo raccontano le vicende di questa grande festa ferragostana da considerare tra le maggiori e più complesse manifestazioni devozionali d’Europa.
La processione della Vara è anche arte e cultura, oltre che fede e tradizione, come ampiamente dimostrato quest’anno dal Comitato Vara con l’organizzazione di ben due mostre, del documentario “La Vara dei Messinesi” di Giuseppe Bevacqua, e la coniazione di una preziosa ed artistica medaglia in argento realizzata dal maestro orafo Alfredo Correnti come pure le due serate di proiezioni di filmati sulla Vara. Elementi che fanno sempre più conoscere questa grande manifestazione messinese antica di cinque secoli.