La bordata al parlamentare Pd Pietro Navarra, arriva da sinistra, dal segretario provinciale di Articolo Uno Domenico Siracusano e da Maria Flavia Timbro della segreteria nazionale. Nel mirino la scelta dei consiglieri comunali di riferimento di Navarra di approvare il cambio di passo.
“De Luca voleva una maggioranza politica e l’ha ottenuta- scrivono Siracusano e Timbro– Sia nel centrodestra sia, purtroppo, anche nel centrosinistra il Sindaco ha saputo dividere e portare all’incasso il sostegno di 16 Consiglieri, a cui andrebbe aggiunto il Presidente del Consiglio Comunale Cardile che pur annunciando il voto di astensione ha dichiarato di sostenere la linea del Sindaco”
Articolo Uno si sofferma sull’analisi della situazione politica attuale, ricordando come D’Alia abbia sin dall’inizio appoggiato De Luca come conferma la presenza di uomini e donne a lui vicini nelle poltrone di sottogoverno. Siracusano e Timbro attaccano anche la scelta di votare sì da parte di Sicilia Futura nonostante lo scontro frontale con il sindaco. L’appoggio di Calderone e di Forza Italia infine non è venuto meno.
“L’ultimo puntello è arrivato dagli uomini dell’On. Pietro Navarra presenti in Consiglio Comunale – prosegue la nota – che hanno detto “si” a De Luca scatenando la reazione della base del Partito Democratico. La scelta dell’unico parlamentare del PD e dell’intero centrosinistra appare gravissima e guidata da una logica politica preoccupante che crea disorientamento e malcontento nella base del PD e nelle altre forze del centrosinistra e della sinistra”.
I due esponenti di Articolo Uno fanno riferimento ai risultati raggiunti domenica alle Regionali in Emilia Romagna, che dimostrerebbero come la buona politica può fermare il populismo. Timbro e Siracusano contestano a Navarra di decidere in solitudine, precludendo così la possibilità di costruire un fronte unitario, progressista e di sinistra.
“È stato un passaggio grave che avrà ripercussioni in futuro se Navarra immagina una prospettiva politica di governo insieme all’attuale Sindaco. A Messina serve un fronte progressista largo, inclusivo con proposte grado di ridisegnare il futuro della città e non scelte che vanno nella direzione della personale autoconservazione politica”.