“I progetti non sono stati finanziati per soli 3 punti, che non sono stati attribuiti solo perché le operazioni non riguardavano beni confiscati alla mafia (note riportate a margine del ddg-decreto del direttore generale numero 191) e non per la scarsità e l’inconsistenza dei progetti, che sono esecutivi”. Così la vicesindaca Carlotta Previti in risposta alla deputata regionale Valentina Zafarana e alla consigliera comunale Cristina Cannistrà, del Movimento 5 Stelle, che avevano sottolineato il mancato finanziamento dei progetti per due asili nido, nonostante l’annuncio da parte del sindaco Cateno De Luca.
“Niente di più sbagliato – controreplica la Zafarana -. Intanto perché il fatto che l’edificio pubblico utilizzato fosse o meno un bene confiscato assegnava solo due punti (voce B.3 della tabella 1 dell’Avviso), ma soprattutto perché c’erano altri 98 punti a disposizione, che gli altri Comuni hanno saputo sfruttare. Prova ne sia il fatto che i progetti presentati dal Comune di Nicolosi e dal Comune di Palermo, pur essendo anch’essi “progetti esecutivi non realizzati su beni confiscati”, sono arrivati 10 posti più avanti in graduatoria, ottenendo il punteggio necessario per aggiudicarsi il finanziamento. Dove li avranno presi i punti necessari, questi due progetti? Ce lo spieghino, Previti e De Luca. E gli altri 40 progetti che hanno ottenuto valutazioni superiori di 5-10-20 punti? Avranno usato decine e decine di beni confiscati? Altro che “per solo 3 punti”. E magari ci spiegheranno perché entrambi i mirabolanti progetti hanno ottenuto una valutazione di 61 punti col limite minimo previsto a 60, arrivando 43esimo e 44esimo su 53 progetti totali. Sembrano studenti svogliati che giustificano la bocciatura all’esame di maturità con il cane che ha mangiato i loro appunti”.
La Previti conferma, invece, che si tratta solo di 3 punti. “Non c’era affatto un limite minimo di 60 e non era di 2 punti il punteggio per i beni confiscati. La Zafarana ha sbagliato bando”.
La vicesindaca aveva poi ricordato che “l’Amministrazione ha ottenuto 3 milioni (delibera Cipe 15/2019) di premialità per finanziare la ristrutturazione di tre asili nido” e “su Agenda Urbana è stata finanziata con 1.9 milioni la realizzazione di due asili nido”, con tanto di precisazione da parte del sindaco De Luca: “Non abbiamo perso 500mila euro ma abbiamo ottenuto ben 5 milioni in soli due anni”.
“Vero? Assolutamente no, ovviamente – ribatte la Zafarana –. Perché i 3 milioni di euro ottenuti con la delibera Cipe 25/2019 non sono e non sono mai stati un premio per quanto è stata brava Messina. Affermazione totalmente campata in aria. Quei 3 milioni di euro sono arrivati a Messina perché il Governo Conte ha deciso nel 2019 di destinare altri 21 milioni di euro per un ‘Piano straordinario asili nido’ dividendoli equamente per tutte e 7 le città metropolitane del Mezzogiorno, cioè Reggio Calabria, Napoli, Bari, Cagliari, Catania, Messina e Palermo. Tre milioni a testa. Saranno stati tutti premiati? Quello stesso Governo che insultano un giorno sì e l’altro pure. Lo ringrazino, piuttosto, senza inventarsi premi che non esistono. E magari un ringraziamento per i 7 milioni ricevuti per le scuole fra luglio e settembre sarebbe gradito, ma so che è chiedere troppo”.
E gli altri 1.9 milioni? “Sono stati programmati e ottenuti dalla giunta Accorinti a novembre 2017 (delibera di giunta 757 del 7 novembre 2017, valutata positivamente dalla ‘Commissione interdipartimentale per la valutazione’ e approvata con nota numero 22947 del 22 dicembre 2017 dell’Autorità di Gestione, Autorità di Certificazione e Autorità di Audit). In sostanza stanno raccogliendo i frutti dell’attenzione del Governo Conte e del lavoro della precedente amministrazione. Applausi. In ultimo, cercano di distrarre e confondere le acque straparlando di risanamento (non entro nel merito perché non rispondo a chi mischia volutamente sauri e ope). Tutti, non loro, stiamo aspettando che la Commissione decida le date per le altre audizioni. Possono De Luca e Previti spiegarci perché ad agosto 2019 avevano annunciato trionfalmente che i progetti erano stati finanziati quando erano stati soltanto ‘ammessi a valutazione’? Mentivano, o semplicemente non avevano capito cosa c’era scritto nel decreto?”.
Anche sul finanziamento da 1.9 milioni la Previti ribatte: “La versione della giunta Accorinti non prevedeva la ristrutturazione di asili nido, è stata totalmente riprogrammata da noi”.