TAORMINA – “L’Asm è stata il cancro di Taormina”. Dichiarazioni che pesano come un macigno quelle rilasciate lo scorso fine settimana dal sindaco, Mario Bolognari, dalle quali i sindacati hanno preso le distanze. “Ci dissociamo da questa etichetta – sbottano congiuntamente i responsabili di Cgil Filt, Faisa Cisal, Uil trasporti e Ugl Tpl – che il sindaco si ostina ad utilizzare nei confronti dell’Azienda servizi municipalizzati”. I sindacati ricordano che “Asm, partecipata del Comune, è messa in liquidazione dal settembre del 2011 dal Consiglio comunale dell’epoca.
L’Amministrazione comunale di Taormina, ed in particolare la Giunta, il Consiglio comunale e la Prima commissione consiliare hanno la responsabilità di Organo di controllo di tutte le attività gestite dell’Asm che a sua volta le notifica tutte gli atti prodotti. Inoltre, il sindaco che con le sue parole accusa anche i sindacati di ‘indifferenza di condotte scorrette che hanno sottratto denaro e risorse all’Asm’, probabilmente non ha contezza delle decine di note sindacali critiche sull’operato dell’Azienda che sono state inviate nel corso degli anni ai liquidatori, ai sindaci, ai Presidenti del Consiglio e ai componenti la Prima Commissione Consiliare, che si sono succeduti. Senza mai ottenere riscontri concreti e solo raramente risposte alle nostre richieste di convocazione così come, del resto, lui stesso sta facendo”.
I sindacati sottolineano che “nonostante le varie vicissitudini il personale, tutto, è stato sempre in prima linea con dedizione e spirito di sacrificio per garantire i servizi essenziali ai residenti ed ai turisti, nonostante il Comune sia a tutt’oggi moroso nei confronti di Asm, mettendo a rischio gli stipendi degli stessi dipendenti”.