In merito alle polemiche delle scorse settimane sui disservizi al CUP (centro unico prenotazioni) dell’Asp interviene la cooperativa sociale Asso chiamata in causa come “responsabile” dei disagi.
“Il servizio CUP telefonico è attualmente gestito dalla Società Radio Call Service e in alcun modo possono essere imputate alla Cooperativa Sociale ASSO le lamentele dei cittadini per la situazioni di grave disagio- si legge nel comunicato a firma della presidente Cristina Gallinucci– E’ strumentale imputare l’attuale disservizio del CUP alla tipologia di contratto che sarà applicato dalla Cooperativa Sociale ASSO”.
La presidente precisa che la coop applica il contratto nazionale delle cooperative sociali così come sottoscritto da Cgil-Cisl e Uil. Attraverso questa piattaforma contrattuale gestisce attualmente servizi di front office e call center sanitario in Emilia – Romagna, Lombardia, Piemonte e Campania.
Sono inoltre in corso una serie di incontri con le organizzazioni sindacali per affrontare le problematiche relative al nuovo contratto nazionale di recente rinnovato e che al momento si escludono ripercussioni negative sia sugli stipendi che sul piano delle tutele previdenziale.
“A tutt’oggi- prosegue Gallinucci- preme
sottolineare che è ancora incerto il numero delle persone impiegate e le ore
svolte nel servizio CUP. L’offerta tecnica – organizzativa proposta dalla
Cooperativa Sociale ASSO prevede la
gestione da remoto del servizio. Questa soluzione ha già superato
positivamente il vaglio di due gradi di giudizio da parte del TAR sollecitato
dal ricorso presentato dalla Ditta Radio Call Service. La Uilcom continua a
richiedere il rispetto di una clausola sociale che vista la soluzione
organizzativa adottata dalla Cooperativa Sociale ASSO non può essere invocata.
La disponibilità prestata dalla
Cooperativa Sociale ASSO di partecipare agli incontri sindacali per riassumere
il maggior numero di persone attualmente occupate nel servizio oggetto di gara
non va confusa con il tradizionale
concetto di trasferimento d’appalto che prevede obblighi giuridici che la
Cooperativa Sociale ASSO nel caso di specie non ha. La scelta della Cooperativa Sociale ASSO di aprire una sede nella
Provincia di Messina nasce dagli incontri con il Segretario Generale della
SLC-CGIL e della FISTEL-CISL che ci hanno fatto comprendere le difficoltà personali delle operatrici
impiegate nel servizio CUP e l’importanza di salvaguardarne i livelli
occupazionali. Ci siamo trovati subito d’accordo perché siamo una Cooperativa
Sociale e da sempre la nostra mission è la tutela del lavoro e delle persone più fragili. Oltre
il 70% delle donne e degli uomini
che lavorano in ASSO sono persone con disabilità e nessuno meglio di noi sa
quanto sia importante mantenere la territorialità nella gestione dei servizi.
In quest’ottica da tempo chiediamo alle Istituzioni Politiche e alle
organizzazioni dinsacali una riforma del Codice degli Appalti chesi preoccupi
di salvaguardare la territorialità dei servizi di cali center dando così un senso concreto al
concetto di “Clausola Sociale”.