Complice il perdurare del caldo, oltre naturalmente alla brutale mano dell’uomo che ha innescato questi maledetti incendi, l’Aspromonte continua a bruciare e le fiamme qualche ora fa si stavano dirigendo verso le Faggete Vetuste di Valle Infernale, patrimonio Unesco, come annunciato dal presidente del Parco Nazionale dell’Aspromonte, Leo Autelitano. Incessante è il lavoro di uomini e mezzi che stanno cercando di circoscrivere i vari incendi sull’Aspromonte.
Il commissario straordinario di Calabria Verde, Giuseppe Oliva a supporto della decisione del Governo con il Dpcm firmato da Mario Draghi per mobilitare la Protezione civile, questa mattina, d’intesa con l’assessore regionale alla Forestazione, Gianluca Gallo, ho disposto che gli operai idraulico-forestali in forza all’Azienda, parliamo di circa 2.500 uomini, siano tutti mobilitati in servizio per presidiare il territorio forestale in aggiunta alle vedette”. Una dura condanna arriva anche dal mondo politico su quanto si sta verificando in queste ore in Aspromonte.
Spirlì: “attivi mezzi aerei e di terra”
“La Regione, Calabria verde e la Protezione civile stanno mettendo in campo tutti gli uomini e tutti i mezzi a disposizione, aerei e di terra, per contrastare il vasto incendio che sta interessando il territorio di San Luca”.
Lo afferma il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, in merito ai roghi che si sono sviluppati nel centro del Reggino.
“Dalle ore 8 di questa mattina – spiega il presidente –, nell’area colpita dai roghi sono attivi tre diversi canadair, che si allontanano dalle zone delle operazioni solo per necessità di rifornimento o per i cambi di equipaggio. A questi mezzi si è aggiunto, dalle ore 9 alle 13, anche un elicottero regionale, su cui è stata appositamente montata una vasca per il carico dell’acqua. A terra sono invece presenti i volontari del dipartimento nazionale di Protezione civile, due autobotti di proprietà della Regione e le diverse squadre di cantiere, per un totale di circa un centinaio di uomini. Sono inoltre operativi anche due direttori delle operazioni di spegnimento di Calabria Verde”.
“Il nostro auspicio – aggiunge Spirlì – è che l’attuale spiegamento di forze sia sufficiente per far rientrare l’emergenza al più presto. Un’emergenza rispetto alla quale è necessario ritrovare il giusto senso della responsabilità e dell’opportunità, soprattutto da parte dei rappresentanti istituzionali. Non sono più disposto ad ammettere dichiarazioni e atteggiamenti tipici delle campagne elettorali, né, tanto meno, attacchi sferrati contro chi, con coraggio e abnegazione encomiabili, sta lavorando per circoscrivere e infine mettere fine agli incendi che stanno devastando la nostra regione».
«Purtroppo – conclude il presidente della Regione –, dobbiamo ancora fare i conti con i continui attacchi dei piromani, il cui scopo è, ormai chiaramente, quello di distruggere il nostro inestimabile patrimonio boschivo, urbanistico e culturale. Per fermare questi individui sarebbe opportuno un deciso inasprimento delle pene, altrimenti questa furia criminale è destinata a durare ancora molto a lungo”.
De Magistris: “l’Aspromonte è sotto attacco. Fate presto o sarà troppo tardi”
“L’Aspromonte è sotto attacco. Mi appello alla sensibilità e alla competenza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile Nazionale affinché convergano immediatamente anche da altre parti del territorio nazionale mezzi aerei per domare le fiamme che assediano uno dei parchi nazionali più belli d’Europa. Chiediamo al Prefetto di Reggio Calabria di fare ogni sforzo per l’impiego delle forze di polizia e dell’esercito per prevenire le aggressioni criminali alla Natura e alla vita delle persone. Fondamentale è in questi giorni l’impegno dei vigili del fuoco e dei volontari che con carenza di mezzi profondono ogni sforzo per contenere le fiamme. Fate presto o sarà troppo tardi”. Lo ha affermato Luigi De Mmagistris, candidato
presidente alla Regione Calabria.
Neri (FdI) :“L’inferno delle fiamme si è abbattuto nell’Aspromonte”.
“I territori del Parco nazionale devastati da atti criminali, sono diventati scenari angoscianti e terribilmente funesti. Boschi interamente bruciati, intere famiglie afflitte e imprenditori disperati perché gli incendi hanno portato via i sacrifici di una vita. Un tragico epilogo anche per due persone che, nell’intento di salvare le proprietà di famiglia, hanno perso la vita tra le fiamme. Il cuore verde della Calabria nella sua area Grecanica, con i suoi boschi, con le sue pinete e con i suoi uliveti, rischiano di essere sfregiati irrimediabilmente. A pagare il prezzo più alto sono stati gli agricoltori e le aziende che in quel vasto lembo di terra svolgono la loro attività. Nonostante la dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale della Protezione civile, l’immane sforzo del servizio antincendio dell’Ente Parco d’Aspromonte, dei Carabinieri del Reparto biodiversità, dei Vigili del Fuoco, degli operatori di Calabria Verde, rischia di non bastare. Occorre lo ‘stato di calamità’, il quale consentirà di prendere provvedimenti urgenti, ma serve celerità di intervento e mezzi adeguati a far fronte all’emergenza.
Un’emergenza non solo di carattere ambientale, ma che avrà risvolti economici, per un territorio la cui biodiversità e il cui patrimonio paesaggistico sono stati duramente colpiti. Il perdurare dell’emergenza non consente più ritardi; le temperature elevate, la propagazione delle fiamme e il vento, definiscono un quadro allarmante. L’attività di prevenzione, di mitigazione e di contrasto agli incendi da parte della Regione Calabria non basta. È indispensabile l’aiuto dell’Esercito per fronteggiare una situazione disastrosa, senza precedenti per la Calabria: il Governo si attivi con uomini e mezzi per scongiurare un disastro che rischia di cancellare migliaia di ettari di bosco, flora, fauna; e con esse, una forte matrice identitaria della nostra terra”. E’ quanto ha dichiarato invece il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giuseppe Neri.