Non era mai accaduto a Messina che un partito presentasse l’intera squadra tre mesi prima dalle elezioni. Eravamo abituati ad altri spettacoli, ad esempio con la squadra presentata una ventina di giorni prima, piena zeppa di deputati che, in nome del manuale Cencelli, erano lì per finta, per mettere il cappello sulla poltrona, perché in caso di vittoria del partito i veri assessori sarebbero diventati i loro riferimenti locali. Reset è diverso anche in questo ed al Comune oggi ha presentato chi sul serio, in caso di vittoria alle amministrative di maggio siederà sulla poltrona di sindaco, assessore o presidente dell’Atm, con uno schema chiaro ed attinente, basato su un criterio finora poco conosciuto: la competenza. Quasi tutti sono giovani e molti di loro hanno un elemento comune: la loro professionalità, la loro competenza è stata riconosciuta ed apprezzata altrove e quando han provato a tornare sono stati ignorati o peggio ancora sono rimasti delusi.
Eccoli: Alessandro Tinaglia (sindaco), Adriana Russo (vicesindaco), Alessia Guarnaccia (Territorio e ambiente), Ottavio Zirilli (Ricerca e innovazione) Tiziana Bazan (cultura, turismo e sport), Ivan Catanzaro (lavoro, formazione, industria), Franco De Luca (politiche sociali, rapporti con le chiese,politiche della sicurezza) Pierluigi D’Apice (politiche finanziarie, sviluppo economico), Tonino Arnao e Giovanni Poggia (che rappresentano il Comitato scientifico di garanzia a supporto dell’assessorato di Zirilli), Massimo Marchello (Polisportiva). Il direttore generale sarà Davide Savasta, mentre all’Amam andrà Carmelo Borzì ed all’Atm Giacomo Guglielmo. La presidenza di Messinambiente è scoperta perché ancora non si sa se sarà accorpata all’Ato o qualcosa di simile. (in allegato le schede di sindaco, vicesindaco ed assessori). Da mercoledì il programma sarà on line anche se i punti programmatici sono già sintetizzati negli opuscoli che vengono distribuiti nei quartieri dove il movimento si reca con la Resetmobile. In conferenza stampa gli assessori si sono presentati ai cronisti, stasera lo faranno al Palacultura, ma Tempostretto vuol dare la possibilità ai lettori di conoscerli meglio allegando le loro schede che Reset ha messo a disposizione. Come ha chiarito Tinaglia è un momento storico perché ha prevalso la competenza piuttosto del manuale Cencelli, “abbiamo deciso di farlo adesso e non dopo perché non ci piace la contrattazione, né ci è piaciuto chi, per entrare a far parte della squadra o del movimento ha chiesto di aspettare la fine delle Politiche o i prossimi mesi”. La competenza dunque, basta leggere i curricula, basta vedere cosa fa Ottavio Zirilli, messinese, col corpo al Cnr di Pisa , col cuore in riva allo Stretto dove in caso di vittoria darà tutto il suo impegno e professionalità, ma anche Pierluigi D’Apice, o Tonino Arnao, anche lui Cnr che con passione ed orgoglio ribadisce l’importanza del progetto in corso al Policlinico, unico in Italia, “la prima pietra” per la ricerca sull’autismo e che è approdato qui grazie agli sforzi di Zirilli e dei suoi. Perché la verità è questa, quando si va via il cuore resta qua e si fa di tutto per poter riunire cuore e corpo. Ci ha provato Giacomo Guglielmo, tornato con un sogno concreto, riuscendo a portare 14 milioni di euro per il progetto Mata e Grifone, (fondi europei), per autobus elettrici. Ebbene, l’allora amministrazione Genovese si è fatta scappare fondi e opportunità per non mettere a disposizione cifre irrisorie, 500 mila euro, perdendo risorse economiche ed umane, ma soprattutto un’occasione unica. Insomma, più che il treno ha perso l’autobus. Guglielmo lavora per il Comune di Catania come esperto in mobilità. L’amministrazione catanese (quindi non New York) è riuscita a varare il piano mobilità in house e linee veloci e funzionanti: “Non si possono fare miracoli, ma basta fare le cose che servono, giorno per giorno”. Tutti gli intervenuti in conferenza, anche chi lotta e lavora a Messina, hanno ribadito l’importanza della competenza e della passione, che solo messe insieme faranno decollare la città.
Come dichiara Arnao: “quello che ognuno di noi è stato costretto a fare in altre regioni adesso lo vuol fare a Messina”. Sono i volti di chi ha lasciato ed è tornato, di chi è rimasto e vuol lottare, di chi è tornato ed ha trovato le porte chiuse. Destini diversi che s’intrecciano ma con un unico obiettivo: metterci la faccia, l’impegno, il coraggio di osare e la passione.
“Mi son resa conto che non servono miracoli, ma bastano piccoli passi” aggiunge Adriana Russo, che attualmente lavora come architetto per la Regione Calabria. Lei come Guglielmo, Zirilli, Arnao, come migliaia di messinesi che sono stati costretti a vedere crescere altrove quelle proposte che qui non attecchiscono “perché non sei dalla parte giusta”. A chi gli chiede dell’alleanza col M5S o con Accorinti rispondono che “Il M5S non fa cartelli pre o post elettorali, ma ci hanno detto: ci vediamo in Consiglio comunale, e sarà un piacere. Noi siamo convinti e contenti che sarà così”.
Quella frase: “ci vediamo in Consiglio comunale, sarà un piacere”, divenuta la frase simbolo dei grillini e dei movimenti che dal basso stanno cambiando il volto dei palazzi. Piaccia o meno. Reset l’ha fatto fin dal primo giorno, cambiando il metodo e continua a farlo presentando le storie e i volti di chi farà la squadra in caso di vittoria in modo che i messinesi possano farsi un’idea sin da adesso e basandosi sui fatti e non sui cappelli lasciati dai big sopra le poltrone.
Rosaria Brancato