Agli abitanti di Giampilieri cambiare il nome della storica Piazza Pozzo in Piazza “Vittime dell’Alluvione” non è piaciuto. E così, poco meno di un anno dopo la nuova intitolazione della piazza centrale del villaggio che il 1 ottobre 2009 pagò il tributo più alto alla terribile colata di fango che seppellì case e vite, la giunta Accorinti si è trovata obbligata a fare un passo indietro per andare incontro alle richieste che sono arrivate dal comitato Salviamo Giampilieri e dal Consiglio della I Circoscrizione. Gli stessi che nell’aprile del 2014 si erano invece espressi a favore di questa iniziativa che era nata su input del gruppo consiliare dei Democratici Riformisti che aveva deciso di proporre l’intitolazione di due strade comunali di Giampilieri per non dimenticare la tragedia che segnò profondamente il villaggio quella terribile notte di sei anni fa. Così, dopo una riunione della Commissione toponomastica di Palazzo Zanca, il 17 aprile la giunta varò il cambio di denominazione delle vie Vallone e Puntale in via Primo Ottobre e quella di Piazza Pozzo in Piazza Vittime dell’Alluvione, considerato anche che proprio in quella piazza si trova anche il monumento dedicato a chi perse la vita in quella tragica alluvione.
Per non dimenticare, per lasciare a futura memoria un segno che non cancelli mai il ricordo di chi è stato portato via dal fango. Questo il senso dell’iniziativa che sembrava non dover trovare alcun ostacolo e che invece in questi mesi è diventata motivo di dissidi e polemiche proprio a Giampilieri che in questi anni si è faticosamente dovuta rimboccare le maniche per ricominciare e risorgere da quella notte e dal dolore immenso che mai nessuno potrà cancellare. Una reazione inaspettata quella che è arrivata dagli abitanti del villaggio che, proprio dopo la nuova intitolazione, non hanno digerito che piazza Pozzo si trasformasse in piazza Vittime dell’Alluvione. Una reazione che appare incomprensibile poiché è difficile riuscire a capire perché chi ha sofferto sulla propria pelle quella tragedia e ha perso un amico, un fratello, un vicino di casa, oggi si opponga alla decisione di dedicare alla sua memoria la piazza centrale del villaggio.
Eppure le cose sono andate così. Il 28 maggio scorso il comitato Salviamo Giampilieri ha recapitato al consiglio della I Circoscrizione e alla commissione toponomastica la richiesta di riesame dell’intitolazione della piazza. Nessun ripensamento su Via Primo Ottobre, ciò che contestava il comitato era solo il nuovo nome di Piazza Pozzo. In quella nota il presidente del comitato Fulvio Manganaro scrisse che la gente di Giampilieri era in totale disaccordo sulla decisione di cambiare la denominazione di piazza Pozzo in piazza Vittime dell’Alluvione. E per questo motivo chiedeva alla commissione di prendere atto della volontà espressa dagli abitanti e di lasciare invariata la preesistente denominazione. Richiesta che fu subito accolta dal Consiglio della I Circoscrizione e che nello scorso mese di novembre è stata discussa nuovamente dalla Commissione toponomastica a cui parteciparono sia il presidente del comitato Manganaro che il vice presidente del I quartiere Francesco D’Urso.
In quell’occasione la commissione, presieduta dal Segretario generale Antonio Le Donne, puntualizzò che appena pochi mesi prima erano stati proprio il comitato e la circoscrizione, oltre al vice presidente del Consiglio comunale Nino Interdonato, a spingere affinchè si concretizzasse questa iniziativa mirata a “testimoniare il legame strettissimo della popolazione con i tragici eventi del 2009”. Il presidente Manganaro rispose che il cambio di denominazione aveva suscitato nella popolazione assoluta contrarietà tanto da chiedere la restituzione dell’antico e originario toponimo Piazza Pozzo. “La piazza -spiegò Manganaro- prendeva il nome dalla presenza di un pozzo scavato nel terreno friabile per far risalire l’axqua in superficie”, a supportarlo il vice presidente del I quartiere che aggiunse che “gli abitanti del posto sono particolarmente affezionati a questa piazza e al toponimo originario perché, nel tempo, ha rappresentato per gli abitanti un punto di ritrovo e di socializzazione”. A ulteriore sostegno anche la motivazione storica: “l’origine araba del toponimo “U PUZZU” rimarca l’importanza di mantenere l’antica denominazione, in quanto nella scelta di alcuni toponimi si possono cogliere particolari aspetti, tradizioni, miti e leggende locali e, pertanto, la costruzione toponomastica diventa un importante mezzo di comunicazione sociale e trasmissione di storia e cultura per le generazioni future”.
Da qui la scelta della commissione di tornare alla vecchia denominazione, fino ad arrivare alla delibera siglata dalla giunta Accorinti per rispettare le richieste degli abitanti di Giampilieri, alla luce di queste motivazioni. Adesso l’ultima parola spetta alla Soprintendenza ai Beni Culturali e al Prefetto.
Lecito però pensare che anche una piazza Vittime dell’Alluvione sarebbe stata un bel modo per trasmettere alle generazioni future un pezzo di storia del villaggio. Una pagina sicuramente triste, dolorosa, ma che di certo non si deve cancellare perché significherebbe cancellare la memoria di chi non c’è più.
Francesca Stornante