Politica

Assurdo. In piena crisi Covid l’Ars aumenta lo stipendio alla portavoce di Musumeci

In una fase in cui le persone normali guardano al loro presente e al loro futuro con l’ansia della crisi economica legata alla pandemia, i politici riescono a prendere decisioni che assumono il sapore amaro della beffa. Tra queste rientra senz’altro quella assunta ieri pomeriggio, 26 marzo 2021, dall’Assemblea Regionale Siciliana.

Con una norma nascosta tra le pieghe della legge di stabilità finanziaria, l’ARS, tra le urla di protesta dei deputati regionali di opposizione, ha aumentato, e non di poco, lo stipendio della portavoce del Presidente Nello Musumeci. Con questa deliberazione, come riporta BlogSicilia, la giornalista ed ex eurodeputata del PD Michela Giuffrida, chiamata, non senza polemiche, al ruolo di portavoce del presidente nel gennaio scorso, otterrebbe un compenso lordo che dagli attuali 100 mila Euro passerebbe a 160 mila euro con uno stellare aumento del 60%.

Lungi da noi ogni pulsione demagogica. Tuttavia non si può fare a meno di sottolineare come la maggioranza di governo nella nostra regione, abbia, con questa decisione, assecondato una pulsione di privilegio nettamente in contrasto con il momento drammatico attraversato da tanti siciliani. La crisi che, purtroppo, ha trascinato nell’area di indigenza molte famiglie, impone scelte di continenza da parte della politica che dovrebbe dimostrare maggiore rispetto verso i sacrifici di tanti cittadini in difficoltà.

Insomma la scelta è stata davvero infelice. Tuttavia c’è ancora modo di rimediare a questa caduta di stile. Speriamo, dunque, che l’Assemblea Regionale Siciliana abbia il buon senso di tornare sui suoi passi, dimostrando con i fatti che la deliberazione assunta è stata un incidente di percorso e non già la manifestazione di un’inaccettabile arroganza di casta.

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