E’ ancora scontro tra diverse sigle sindacali sulla gestione Atm. Dopo il documento contrario al Piano industriale di Cgil e Uil si registra la nota delle 4 sigle sindacali Cisl-Faisa-Ugl-Orsa.
“Purtroppo- si legge nel documento congiunto- periodicamente siamo chiamati in causa da CGIL e UIL che dopo la “caduta” di Cacciola, Accorinti e Foti, hanno perso di vista la missione statutaria di tutela dei lavoratori e concentrano ogni sforzo per denigrare il resto del sindacato. Sarebbe semplice anche per le scriventi stare al balcone a criticare ogni scelta del “sindaco privatizzatore” gufando per un tracollo generale pur di avere ragione, ma questa non è una gara a chi “ce l’ha più duro”, c’è di mezzo il futuro dei lavoratori e del servizio essenziale. Dopo aver spaccato il fronte sindacale unitario in modo unilaterale e senza confronto, oggi CGIL e UIL invocano unità contro la liquidazione di ATM”.
CISL, FAISA, UGL e ORSA si dicono disponibili al confronto costruttivo a patto che si metta fine, scrivono, alla propaganda e alle fake news volte a seminare terrore fra i dipendenti.
“L’Atm è liquidata di fatto per le scellerate gestioni precedenti ma in quella fase parte del sindacato, oggi dedito alla rivoluzione anti-De Luca, era allineato con l’Amministrazione Accorinti e tesseva le lodi del direttore proveniente dal Piemonte, pagato a peso d’oro e assunto senza concorso. Colui che ha portato a Messina i bus torinesi destinati alla rottamazione, oggi inoperosi nella rimessa ATM a spese dei messinesi. E’ solo un esempio delle scelte sciagurate che hanno aggiunto debito su debito e messo l’azienda definitivamente in ginocchio ma al tempo nessuno denunciava, tutt’altro. L’azienda era descritta come fiore all’occhiello, mentre quel management, soffocato dai debiti, continuava a scialacquare, non pagava i contributi previdenziali dei lavoratori e agiva coperto dal silenzio omertoso”
I 4 sindacati ricordano come l’unità sindacale si ottenne solo contro l’amministrazione Buzzanca ed evidenziano come Cgil e Uil siano contro l’attuale Amministrazione in modo prettamente ideologico.
“De Luca ha presentato un bilancio aziendale disastroso e, piaccia o no, i bilanci ufficiali con cui confrontarsi sono quelli che presenta l’Amministrazione Comunale. CGIL e UIL dovrebbero ammettere che se per 5 anni l’azienda non ha versato i contributi all’INPS non poteva essere virtuosa come si insiste a millantare. Se oggi i lavoratori prendono lo stipendio tutti i mesi è solo perché il sindacato serio ha accettato il confronto nel tavolo del Salva Messina, fosse rimasto il piano di riequilibrio precedente, oggi la sovvenzione del Comune per ATM sarebbe 9 di milioni l’anno ma solo per pagare gli stipendi servono 1,2 milioni al mese”