“Una storia infinita, un drammatico gioco dell’oca che non avrà mai fine se l’amministrazione comunale non deciderà una volta per tutte cosa vuole fare”. E’ questo il commento, amaro, del segretario provinciale della Filt Cgil Pino Foti dopo l’ennesima puntata della vertenza Atm andata in scena oggi a Palazzo Zanca. Com’era prevedibile non è bastato a placare gli animi il pagamento dello stipendio di maggio avvenuto ieri. Il clima resta teso, aver ricevuto solo uno degli arretrati naturalmente non è bastato. Anche perché entro ieri dovevano arrivare gli stipendi di maggio e giugno e invece le promesse sono state mantenute solo a metà. Per questo oggi una delegazione di dipendenti dell’azienda trasporti insieme ai rappresentanti sindacali sono tornati a Palazzo Zanca per incontrare ancora una volta l’assessore alla mobilità Melino Capone. Sono tornati per capire perché non sono stati rispettati gli impegni, hanno fatto sentire la loro voce perché ormai è questa l’unica strada che hanno per ottenere una qualche risposta. L’assessore Capone li ha incontrati. Sindacati e lavoratori hanno chiesto notizie sull’ormai famosa delibera di giunta che serve per sbloccare il pagamento dello stipendio di giugno. Anche questo atto era stato promesso dieci giorni fa ma nel frattempo è calato il silenzio. L’assessore Capone ha spiegato che il ritardo è stato causato da un cortocircuito burocratico che si è verificato tra gli uffici dell’Atm e quelli del Comune. A quanto pare, infatti, l’Atm non avrebbe fornito i documenti che certificano i crediti che l’azienda vanta nei confronti della Regione e senza quelli il Comune non può anticipare le somme perché vincolato. Insomma, come se non bastassero tutti i problemi ampiamente noti, ci si mette anche la mancanza di collaborazione tra i vari uffici. L’assessore Capone non è però rimasto con le mani in mano e, forse anche per la pressione di sindacati e lavoratori, ha messo in contatto i vari uffici per definire questa lettera di credito che toglie qualsiasi tipo di impedimento e dà il via libera alla giunta per esitare la delibera. Già lunedì, infatti, la giunta si riunirà per approvare il documento. “Una buona notizia – ha commentato il segretario Foti – ma siamo ancora all’anno zero se un assessore si trova costretto a fare da commesso tra vari uffici per risolvere un problema puramente burocratico”. Come già ribadito più volte nei giorni scorsi, adesso ciò che desta maggiore preoccupazione sono i tempi tecnici per portare a termine questo percorso. “Se è vero che la giunta lunedì esiterà la delibera – ha spiegato il sindacalista- i lavoratori dovranno comunque attendere almeno dieci giorni per ricevere lo stipendio di giugno. Si arriverà quindi ad agosto, quando avranno maturato anche quello di luglio e la quattordicesima mensilità. Poi gli uffici chiuderanno e si rischia di arrivare a settembre ancora una volta con tre stipendi arretrati”. Ecco perché si chiede chiarezza al Comune. Chiarezza che dovrebbe passare prima di tutto dal tanto atteso e promesso piano industriale. Ma anche su questo, finora, solo parole. (Francesca Stornante)