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Atm. Cisl, Ugl, Faisa e Orsa: «Gli stipendi non si toccano. Il Consiglio decida in fretta»

MESSINA – «Se il Sindaco dichiara che i lavoratori ATM non percepiranno lo stipendio, per il Sindacato la premessa è d’obbligo: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.” (Articolo 36 della Costituzione italiana)». E’ l’incipit della nota congiunta delle sigle sindacali CISL, UGL, FAISA e ORSA, che replicano alle dichiarazioni del sindaco De Luca.

«La Costituzione – continuano – non esonera i dipendenti ATM dal diritto al salario, fino ad oggi i lavoratori hanno garantito il servizio essenziale espletando le loro mansioni con puntualità, pertanto, al netto della situazione debitoria e degli ostacoli burocratici, l’Azienda e la Proprietà Comunale hanno il dovere Costituzionale di individuare lo strumento per erogare le mensilità dovute. SENZA SE E SENZA MA…»

Fatta la doverosa premessa, CISL, UGL, FAISA e ORSA invitano il Sindaco De Luca a non generalizzare quando parla dei sindacati ed aggiungono: « Il Consiglio Comunale ha il dovere di esprimersi immediatamente sulla questione ATM, c’è di mezzo il salario e il futuro di 500 lavoratori che non possono attendere i tempi lunghi della politica. Si metta fine al dibattito mediatico e si decida una volta per tutte: liquidazione o mantenimento dell’Azienda speciale, dentro o fuori, è giunto il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità e ai posteri l’ardua sentenza».

CISL, FAISA, UGL e ORSA hanno chiesto un incontro urgente con l’Amministrazione Comunale per definire gli ultimi dettagli della liquidazione e dell’avvio della nuova Azienda. Nell’occasione saranno chiesti chiarimenti su quanto il Sindaco De Luca ha denunciato nella sua pagina Facebook a proposito della notifica ’Agenzia delle relativa ad un pignoramento di somme per circa 10 milioni di euro che impedirebbe impedendo al Comune di Messina di poter trasferire altre risorse ad ATM in liquidazione in assenza di un piano approvato dal consiglio Comunale.

“Se realmente il Comune di Messina non può trasferire altre risorse ad ATM, nell’attesa che il Consiglio Comunale si pronunci, la direzione aziendale e la Proprietà Comunale- concludono le 4 sigle sindacali – hanno il dovere di individuare percorsi straordinari e alternativi per pagare lo stipendio di novembre, dicembre e la tredicesima. Su questo principio CISL, FAISA, UGL e ORSA non sono disposti a concedere deroghe”.