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Atm e le lunghe code per ritirare gli abbonamenti. Campagna: “Vi spiego perché”

MESSINA – Il successo di Move Me è certificato dall’alto numero di richiesto arrivato ad Atm per la sottoscrizione dell’abbonamento annuale a bus e tram alla cifra di 20 euro. Un’iniziativa che è stata applaudita in aula consiliare durante la prima commissione presieduta dal consigliere Salvatore Papa, ma non esente da passaggi migliorabili. Su tutti, sono le lunghe code per ritirare l’abbonamento ad aver generato non pochi disagi alle migliaia di cittadini che ogni giorno si sono affollati alla sede centrale di Atm, in via La Farina, per ritirare la card. Pochi giorni fa è stato il presidente di Atm Giuseppe Campagna, oggi in aula, a lanciare l’appello ai cittadini: “Lasciate a casa le auto“.

Calabrò e Carbone: “Perché non si è usato il digitale?”

Un dettaglio non sfuggito ai consiglieri d’opposizione e a parlarne per primo nella seduta odierna è stato Felice Calabrò, del Pd: “In una città diventata smart non mi aspetto che l’Atm faccia un errore così grave. Ho fatto la vedetta per quattro giorni e pure sabato mattina ho visto cittadini in fila per molte ore, al caldo e sotto al sole. Mi chiedo come un’azienda Smart come l’Atm non abbia previsto una casella con cui far scegliere all’utente dove far ritirare l’abbonamento. Ad esempio le circoscrizioni o gli altri punti Atm, perché non abbiamo immaginato un servizio a 360 gradi di questo tipo per evitare le file?”. Simile l’appunto di Dario Carbone, di Fratelli d’Italia: “Si poteva anche usare un pdf, ma perché non è stato fatto? Anche i biglietti dello stadio si comprano così”.

Milazzo: “Perché per la Tari volevate il cartaceo?”

A rispondere dalla maggioranza sono Giuseppe Schepis e Margherita Milazzo. Il primo si complimenta con il presidente di Atm, Giuseppe Campagna, e poi avanza una proposta: “Un successo, ma mi sarebbe piaciuto oggi poter chiedere informazioni sugli studenti, soprattutto quelli che da questo anno sono costretti, a causa degli interventi di manutenzione degli edifici scolastici, a spostarsi verso altre scuole. Penso a Maurolico o Nautico che si dovranno spostare dalla quarta alla terza Municipalità. Magari prendere in considerazione l’idea di abbonamenti gratuiti per loro che dovranno spostarsi?” La seconda poi polemizza: “Sono d’accordo con Calabrò, magari smistare sulle circoscrizioni si sarebbe potuto fare. Però mettetevi d’accordo, sulla Tari volevate tutto cartaceo, ora tutti digitale?”. Dopo le polemiche, è Raffaele Rinaldo a sedare gli animi: “Siamo al primo anno, sicuramente il servizio migliorerà”.

Campagna: “Le file? C’è chi si presenta senza aspettare la mail”

E infine parla il presidente Campagna: “Precisiamo alcune cose. Ne consegniamo 600 al giorno e siamo stati aperti anche domenica. Dovevamo scegliere: o una procedura interamente telematica con lo Spid o qualcosa a metà strada. E comunque abbiamo avuto 5mila domande sbagliate, c’è chi ha presentato 58 volte la domanda male. Il problema delle code è dovuto al fatto che non tutti attendono la mail di conferma, ingolfando le file con la scusa di chiedere informazioni. Circoscrizioni? Ci avevamo pensato, ma abbiamo avuto poco tempo anche per fattori tecnici, come le stampe delle card che poi devono essere trasmesse per farle attivare”.

Gli autobus a idrogeno

La discussione arriva nella settimana della mobilità e Campagna annuncia che dal 20 a Piazza Lo Sardo, dove si terranno gli incontri sul tema, si parlerà anche degli autobus a idrogeno: “Ci stiamo ragionando e vogliamo usare quelli che utilizzano energie rinnovabili. Quando esauriremo l’acquisto di quelli elettrici vogliamo iniziare a creare una flotta a idrogeno per i villaggi collinari. È sulle salite che quelli elettrici soffrono, risolveremmo alcuni problemi differenziando i mezzi”.