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Atm, ecco quando sarà messa in liquidazione. E nel frattempo…

La messa in liquidazione dell’Atm è momentaneamente in stand-by, ma l’iter sarà presto avviato. L’amministrazione De Luca infatti non ha cambiato idea, ma sta lavorando per mettere in atto quanto previsto nel provvedimento votato all’unanimità dal Consiglio comunale.

Per dar seguito alla delibera approvata lo scorso 23 novembre e alla costituzione della nuova spa a capitale interamente pubblico, la giunta di Palazzo Zanca , nell’ambito della redazione del bilancio di previsione 2019, sta provvedendo a recuperare i 100 mila euro di capitale sociale necessari per dar vita all’Atm 2.0.

 Una volta individuate le risorse ed adottato il documento contabile, la messa in liquidazione dell’azienda trasporti avrà inizio. Nei prossimi giorni, l’esecutivo guidato dal sindaco  De Luca  predisporrà anche  una delibera da portare  in Consiglio comunale con una proroga di sei mesi del  contratto di servizio tra  il Comune e l’attuale azienda trasporti finalizzato a garantire il proseguimento del servizio sino a liquidazione avvenuta.   Ci sarà una clausola in virtù della quale la vecchia Atm funzionerà solo fino a quando non entrerà in funzione l’Atm Spa.

COME AVVERRA’ LA LIQUIDAZIONE DELL’ATM

In base all’articolo 50 dello Statuto Atm, «la liquidazione è affidata ad una commissione composta da tre membri nominati dal Sindaco e compiuta entro il termine fissato dal Consiglio, salvo le proroghe eventualmente necessarie, che devono pure essere stabilite dal consiglio stesso».

«La Commissione – si legge testualmente nel suddetto articolo– cura la gestione ordinaria dell’azienda senza intraprendere alcuna nuova operazione; procede sollecitamente alla definizione degli affari pendenti e alla riscossione dei crediti liquidi; compie gli atti conservativi necessari e procede all’alienazione dei beni soggetti a facile deperimento. Forma lo stato attivo e passivo dell’Azienda e un progetto generale di liquidazione che sottopone al Consiglio Comunale corredandolo di una relazione esplicativa».

L’art. 50 dello Statuto dell’Atm stabilisce inoltre che il progetto di liquidazione dovrà essere analizzato, e potrà anche essere modificato, dai consiglieri comunali: «Il Consiglio Comunale con motivata deliberazione, presa con l’intervento della maggioranza dei consiglieri assegnati, approva, ed occorrendo, modifica il progetto di liquidazione stabilendo quali beni dell’Azienda cessata debbano passare a far parte del patrimonio comunale o debbano essere destinati ad altra azienda, ente, consorzio e quali debbano essere alienati».

Ai fini della liquidazione saranno fondamentali gli accordi con i creditori: «La Commissione, nei limiti del piano approvato, ha la facoltà di disporre pagamenti, concludere transazioni, procede ad atti di liquidazione e promuovere giudizi osservando le norme previste dal presente statuto».

Sempre in virtù dell’articolo 50, «le variazioni al piano di liquidazione devono venire approvate secondo le norme stabilite per l’approvazione del piano stesso».

Con l’inizio della fase di liquidazione, il Consiglio di Amministrazione dell’Atm, presieduto da Pippo Campagna, verrà sciolto. Non è tuttavia escluso che l’attuale presidente possa essere nominato nella commissione liquidatrice.

Danila La Torre