«Ci sono momenti nella vita di un’azienda che sono difficili da affrontare in presenza di una gestione ordinaria. Ancor di più in una situazione di grave crisi finanziaria come quella che sta vivendo l’azienda speciale Atm, oggi in liquidazione, causata da anni ed anni di malagestio».
Esordiscono così i liquidatori di Atm che oggi scrivono per spiegare cosa sta succedendo con il ritardo nel pagamento degli stipendi. I lavoratori non hanno ancora ricevuto la mensilità di dicembre e in questi ultimi giorni l’esasperazione è cresciuta sempre di più.
Per la commissione liquidatrice, composta da Pietro Picciolo, Fabrizio Gemelli e Roberto Acquila, i motivi sono sempre gli stessi e legati all’eredità ricevuta con Atm. Parlano di “breve” ritardo e si giustificano spiegando che in questo periodo dell’anno è sempre accaduto.
«Tutto questo sta comportando un breve ritardo nel pagamento degli stipendi del mese di dicembre, situazione che si è sempre verificata negli anni passati, proprio a causa di fattori di natura amministrativa legati al rapporto con la banca tesoriera che, ad inizio di ogni anno, ha sempre la necessità di definire i rapporti alla base dei quali viene concessa l’anticipazione di cassa.
Pur in una tale situazione di crisi finanziaria e pur avendo tempestivamente pagato la tredicesima mensilità prima di Natale (ndr anche se di fatto i lavoratori hanno visto le tredicesime sui loro conti dopo Natale) oggi subiamo un ulteriore ritardo causato dalla mancata regolarità del D.U.R.C. necessario al pagamento della fattura da parte del Comune di Messina. Il 29 gennaio, a seguito del rilascio del documento, il Comune ha provveduto a saldare e l’accredito avverrà nella giornata odierna. Questo permetterà oggi stesso di effettuare il pagamento degli stipendi dei lavoratori che ringraziamo sempre per la loro continua manifestazione di attaccamento all’azienda e rispetto per l’ intera città» scrivono i liquidatori.
Dunque se oggi partiranno gli stipendi i lavoratori dovranno avere ancora qualche giorno di pazienza prima di poterli vedere sui propri conti.
«Non serve a nulla cercare colpevoli -dicono ancora i liquidatori- ma è importante oggi cercare di comprendere la grave situazione economico-finanziaria che questa commissione di liquidazione si è ritrovata a gestire e che comunque ha, grazie sempre all’intervento dell’amministrazione, con continuità e nel rispetto dei diritti del lavoratore, garantito il pagamento degli stipendi».
Un affondo è comunque arrivato da Filt Cgil, UIltrasporti e Cub. «Ad oggi nulla è arrivato nelle tasche dei dipendenti Atm che faticano a far fronte a mutui e bollette da pagare con disagi e penalizzazioni inaccettabili. Si faccia chiarezza garantendo subito il saldo dello stipendio di dicembre e quello di gennaio già maturato. Ci spieghino quali azioni i liquidatori e l’amministrazione hanno posto in essere per incassare dalla Regione gli oltre 10 milioni di euro che la recente sentenza sul chilometraggio ha garantito ad Atm e che sono ben più di una boccata di ossigeno ma che dovrebbero rappresentare una garanzia per le spettanze dei lavoratori ma anche per il servizio pubblico che in questi giorni tra soppressioni e cancellazioni di linee bus sta toccando il fondo.